Luis Arce (candidato del MAS): la privatizzazione di litio e gas dietro il golpe in Bolivia
L’ex ministro dell’Economia della Bolivia e candidato alla presidenza del Movimento per il Socialismo, Luis Arce, ha denunciato che la privatizzazione del litio è uno degli obiettivi perseguiti da coloro che hanno perpetrato il colpo di Stato lo scorso anno.
Tramite il suo account sul social network Twitter, Arce ha affermato che “(…) il colpo di Stato non era contro gli indios ma per il litio. È stato progettato da società transnazionali interessate alla sua privatizzazione insieme a quella del gas (…)”.
Questa denuncia, che ribadisce quelle fatte in precedenza a tale proposito dall’ex presidente Evo Morales, viene prodotta prima della richiesta fatta alle multinazionali affinché investano nel litio boliviano.
Uno de los pilares de la defensa de nuestra soberanía y del crecimiento económico es el control de nuestros recursos naturales. Ahora, el gobierno de facto de #Bolivia quiere entregar nuestro litio a manos de transnacionales estadounidenses. El pueblo no lo permitirá.
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) February 26, 2020
Il litio è considerato come l’energia del futuro, per le sue proprietà e l’uso nella produzione di batterie.
La Bolivia possiede il 70 percento delle riserve accertate di questo minerale nel mondo (circa 21 milioni di tonnellate), principalmente nella Salar de Uyuni, a Potosí.
Durante il governo Morales, la produzione di litio iniziò ad essere industrializzata, con l’obiettivo di generare 4,5 miliardi di dollari all’anno, destinati allo sviluppo del Paese.