La Brigata Medica di Cuba mostra risultati molto positivi in Italia

Print Friendly, PDF & Email

In procinto di concludere la sua missione di solidarietà nella città italiana di Crema, la brigata medica inviata da Cuba per aiutare lì a combattere Covid-19, oggi mostra risultati molto positivi in tutti i sensi.

Così ha considerato in una conversazione con Prensa Latina il capo del gruppo composto da 52 collaboratori della, il dott. Carlos Ricardo Pérez, che ha evidenziato il risultato del lavoro svolto dal punto di vista medico, scientifico e umano.

Più di cinquemila cure mediche, 3.668 cure infermieristiche e 210 dimissioni mediche dirette supportano questa valutazione, a partire dalla quale lo specialista in Medicina Interna ha ritenuto “intenso, produttivo e molto soddisfacente” il lavoro svolto con i professionisti della salute italiani.

I 36 medici, 15 infermieri e uno specialista della logistica sono arrivati in Italia il 22 marzo scorso in risposta alla richiesta di aiuto presentata a Cuba dal governo della regione Lombardia, che ha deciso di mandarli a Crema in un momento in cui il contagio era ancora alto.

Nei due mesi trascorsi da allora, gli i professionisti cubani della salute hanno lavorato con i loro colleghi italiani nell’ospedale principale della città, in un altro ospedale da campo costruito in un’area adiacente e nella Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani con Covid-19 associato ad altre malattie.

Proprio oggi, sono stati dimessi gli ultimi due pazienti dall’ospedale da campo costruito dall’esercito italiano, che sarà smantellato nei prossimi giorni una volta effettuata la procedura di disinfezione.

Dal loro arrivo in quella città lombarda di circa 34.000 abitanti, la presenza della brigata medica cubana è stata accolta con numerose manifestazioni di gratitudine e affetto, che si sono moltiplicate con il passare dei giorni fino a essere considerati “amici per sempre”.

Con questa espressione, l’Assessore comunale alla Cultura e Turismo, Emanuela Nichetti, ha sintetizzato il segno che lasciano a Crema e alle sue autorità i membri della brigata medica per coloro che sentono “estrema gratitudine e riconoscimento” e cita come esempio molteplici iniziative spontanee da parte della popolazione.

C’è una grande riconoscenza da parte di tutti, e in tutti “rimane il sentimento di fratellanza”, ha sottolineato nelle dichiarazioni a Prensa Latina la Nichetti, che ha sorriso quando ha detto che “adesso tutti vogliono andare a Cuba”, “non solo perché si sa che Cuba è bella, ma perché esiste questa relazione di fratellanza’.

Intanto, il Comune di Crema sta ultimando i dettagli per un evento pubblico di saluto il prossimo sabato 23, rispettando le misure applicate per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus, in particolare la distanza di almeno un metro nei contatti interpersonali.

A nome dei suoi colleghi, il Dott. Pérez ha affermato che lasciano Crema “molto contenti” per il lavoro svolto e per l’accoglienza ricevuta da tutti, “con la soddisfazione del dovere compiuto” e la disponibilità di rimanere in Lombardia o in qualsiasi altra regione d’Italia per tutto il tempo necessario.

Autore: Frank González
Traduzione: mac

Fonte

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Gianfranco ha detto:

    Grandi e umani,sempre riconoscenti,un mega abbraccio a tutti voi.