Allarme per la ripresa delle persecuzioni politiche e giudiziarie in Bolivia

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Il governo di fatto della Bolivia, guidato da Jeanine Áñez, ha ripreso le persecuzioni politiche e giudiziarie contro i leader dei lavoratori e dei contadini, dopo le recenti proteste, secondo il quotidiano La Resistencia.

La pubblicazione sottolinea che, dopo le molteplici dichiarazioni delle autorità dell’attuale regime circa la loro intenzione di perseguire e incarcerare i leader dei gruppi sindacali e indigeni, è stata emessa una richiesta del pubblico ministero contro i leader della Centrale Obrera Boliviana (COB), che include il reato di genocidio.

In questo senso, il viceministro dell’Interno, Javier Issa, ha affermato l’esistenza di un mandato di arresto contro Juan Carlos Huarachi, segretario esecutivo del COB, Leonardo Loza e Andrónico Rodríguez, leader delle Sei Federazioni del Tropico di Cochabamba, tra gli altri, ha dichiarato la pubblicazione.

Issa ha detto che la polizia si sta muovendo per localizzare le persone “coinvolte e una volta che il Ministero pubblico consegna questo alla polizia, deve eseguire questi ordini”.

Secondo La Resistencia, il governo di fatto intende intimidire le organizzazioni sociali in un altro tentativo di criminalizzare la protesta sociale, un diritto riconosciuto dalla Costituzione.

A proposito di queste azioni del governo di fatto, Orlando Gutiérrez, della Federazione dei lavoratori delle miniere boliviane, ha detto che avrebbe risposto alle accuse contro di lui per i blocchi nel paese.

Inoltre, ha chiesto alla stampa di rispettare i diritti sindacali e ha avvertito che la gente è “attenta” a qualsiasi provocazione.

Dal colpo di stato del novembre 2019, i settori al potere hanno iniziato a perseguitare i leader e i membri del Movimento verso il socialismo (MAS), e le persone vicine a questa forza politica.

Sebbene questa manovra per smembrare il MAS continui, ora si aggiunge alle vessazioni nei confronti dei leader delle organizzazioni sociali, contadine, indigene e sindacali del paese che stanno cercando di ristabilire l’ordine costituzionale.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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