Dilma, Lula e altri leader difendono il Premio Nobel per i medici cubani e criticano l’azione degli Stati Uniti contro Cuba
I testi sono firmati dagli ex presidenti brasiliani Lula e Dilma Rousseff, dall’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, dall’ex presidente colombiano Ernesto Samper, dall’ex presidente paraguaiano Fernando Lugo e da altri.
Il Gruppo di Puebla si è manifestato in difesa del programma Mais Médicos mercoledì (7) in una dichiarazione che denuncia l’inchiesta contro l’iniziativa della PAHO (Opas), promossa dagli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump, e dal governo Jair Bolsonaro. Un’altra nota dei leader rivendica il premio Nobel per la pace alle missioni mediche cubane, accogliendo con favore “lo sforzo umanitario di Cuba nel fornire servizi sanitari”.
Secondo il testo, l’inchiesta della PAHO ha “una chiara motivazione politica, che mira a raggiungere i governi brasiliani del Partito dei lavoratori e del governo cubano, a vantaggio del candidato repubblicano e a interferire nelle elezioni municipali brasiliane”.
Il Gruppo di Puebla esprime il suo “sostegno alla campagna internazionale per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a questi professionisti impegnati”.
Il testi sono firmati dagli ex presidenti brasiliani Lula e Dilma Rousseff, dall’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, dall’ex presidente colombiano Ernesto Samper, dall’ex presidente paraguaiano Fernando Lugo e da altri.