Alla morte di Ernesto Che Guevara, lo scrittore argentino Julio Cortázar scrisse la poesia “Yo tuve un hermano”. Noi cubani, che abbiamo avuto la fortuna di averlo come fratello, figlio, padre e amico incondizionato, vi lasciamo, 53 anni dopo la sua scomparsa fisica, queste foto della nostra fotoreporter Irene Pérez del Che che vive a Cuba.
“Yo tuve un hermano”
No nos vimos nunca pero no importaba.
Yo tuve un hermano que iba por los montes mientras yo dormía. Lo quise a mi modo, le tomé su voz libre como el agua, caminé de a ratos cerca de su sombra.
No nos vimos nunca pero no importaba, mi hermano despierto mientras yo dormía, mi hermano mostrándome detrás de la noche su estrella elegida.
Julio Cortázar
“Avevo un fratello”
Non ci siamo mai visti ma non importava.
Avevo un fratello che andava sui monti mentre io dormivo. Gli volevo bene, a modo mio, gli ho preso la voce libera come l’acqua. Talvolta ho camminato accanto alla sua ombra.
Non ci siamo mai visti ma non importava, mio fratello vigilava mentre io dormivo, mio fratello che mi indicava al di là della notte la sua stella prescelta
Julio Cortázar
Il libro “Lettere d’addio” condivide le ultime righe che il Che ha dedicato ai suoi cari. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
Monumento a Che Guevara nella città di Guantanamo. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
Un uomo cammina davanti ai graffiti del Che all’Avana. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
Interno di una cantina all’Avana. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
Museo del Complesso di Scultura del Comandante Ernesto Che Guevara a Santa Clara. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
Il Che, che vive all’Avana. Foto: Irene Pérez/ Cubadebate
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