CEPAL propone cinque politiche per superare le crisi strutturali

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Il Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL), Alicia Bárcena, ha proposto oggi cinque politiche per superare le tre crisi strutturali che colpiscono la regione: economica, sociale e ambientale.

Queste politiche a medio e lungo termine sono la tassazione progressiva, un nuovo regime di welfare e protezione sociale, l’internalizzazione delle esternalità ambientali, lo sviluppo industriale e tecnologico, l’integrazione regionale e il rinnovato multilateralismo, ha detto Bárcena nel presentare il documento di posizione della CEPAL sulla situazione nella regione.

Dal rapporto preparato dagli esperti dell’organizzazione, intitolato Costruire un Futuro: A Transformative Recovery with Equality and Sustainability (un recupero trasformativo con uguaglianza e sostenibilità), Bárcena ha evidenziato il ruolo dello Stato nella creazione di politiche pubbliche e nella costruzione del consenso, perché, ha detto, la regione ha bisogno di recuperare la politica come strumento di cambiamento.

Abbiamo bisogno di patti per gettare le basi di uno Stato sociale. Presentiamo un documento per l’azione, un documento realistico e necessario per la realtà che l’America Latina e i Caraibi stanno affrontando”, ha detto.

Ha sottolineato l’esistenza di sette settori che stanno guidando la grande spinta con un ruolo strategico nel colmare le tre lacune – economica, sociale e ambientale – perché promuovono il cambiamento tecnico, generano posti di lavoro e riducono i vincoli esterni e l’impronta ambientale.

Si tratta della trasformazione della matrice energetica basata sulle energie rinnovabili; la mobilità sostenibile e gli spazi urbani; la rivoluzione digitale per la sostenibilità; l’industria manifatturiera sanitaria; la bioeconomia; l’economia circolare e il turismo sostenibile.

Su quest’ultimo aspetto, il Segretario esecutivo della CEPAL ha esaltato l’importanza di una ripresa sostenibile del turismo, soprattutto per le economie caraibiche, che sono altamente vulnerabili. Si tratta di un settore chiave, ma richiede una cooperazione regionale.

Bárcena ha anche sottolineato che il raggiungimento dell’uguaglianza nella regione richiede un tasso di crescita minimo del quattro per cento con la ridistribuzione, perché, ha detto, “bisogna crescere per pareggiare e pareggiare per crescere”.

La presentazione di questo documento ha segnato l’inizio del secondo e penultimo giorno della 38a Sessione della CEPAL, tenuta virtualmente da Covid-19, che comprende anche i panel su Settori per lo sviluppo sostenibile, Politiche per un recupero trasformativo e Sfide dei Caraibi per ricostruire meglio.

Lunedì, durante il primo dei tre giorni della riunione, Cuba ha consegnato al Costa Rica la presidenza pro tempore della CEPAL, nonché la presidenza del Comitato di cooperazione Sud-Sud, e si è tenuto anche il dialogo tra ministri degli esteri e alte autorità dall’America Latina e dai Caraibi sulla ripresa economica post Covid-19.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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