Il governo di fatto lascia la Bolivia con un debito multimilionario
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Il presidente Luis Arce è fiducioso che lavorando insieme alla gente “riusciremo ancora una volta a superare le avversità”.
Il governo de facto guidato da Jeanine Áñez per 11 mesi ha lasciato alla Bolivia un debito estero e interno stimato in 4.900.000.000 di dollari, ha denunciato domenica il nuovo presidente del Paese sudamericano, Luis Arce.
Nel suo discorso inaugurale, Arce, del Movimento verso il socialismo (MAS), ha rivelato che l’amministrazione di Áñez ha lasciato il paese in una profonda crisi economica, con un calo dell’11,1% del prodotto interno lordo (PIL), un deficit fiscale del 12,1% e un deficit dell’8,7% del Tesoro federale.
Sul debito, Arce ha detto che “il governo di transizione ha indebitato il Paese di oltre 4,2 miliardi di dollari tra debito interno ed estero, principalmente contraendo debiti con la Banca Centrale della Bolivia (BCB) per circa 1,9 miliardi di dollari e 800 milioni di dollari attraverso aste pubbliche di obbligazioni TGN”.
“Nel settore del debito estero, sono stati impegnati prestiti esteri per oltre 1,5 miliardi di dollari, e per chiudere l’anno hanno programmato un debito aggiuntivo di 4,4 miliardi di boliviani sul mercato interno”, ha detto.
Il nuovo presidente ha citato l’Istituto nazionale di statistica (INE), secondo il quale la Bolivia ha presentato nel secondo trimestre di quest’anno il più forte calo dell’economia degli ultimi 40 anni.
Ha aggiunto che le riserve internazionali nette sono diminuite di 881 milioni di dollari tra novembre 2019 e ottobre 2020, attestandosi a soli 5.578 milioni di dollari.
“Ci troviamo di fronte alla grande sfida di ricostruire la nostra economia, di generare certezza, di generare crescita con la redistribuzione del reddito, di ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, ma siamo sicuri che lavorando insieme alle persone riusciremo ancora una volta a superare le avversità”, ha concluso il nuovo capo dello Stato.
Fonte: Telesur
Traduzione: italiacuba.it