Arresti domiciliari per il capo militare boliviano accusato del massacro di Sacaba

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Il colonnello Alfredo Cuellar è stato arrestato questo martedì ed è accusato di omicidio.

La giustizia boliviana ha decretato gli arresti domiciliari sotto la custodia della polizia per il comandante del presidio militare di Cochabamba, il generale Alfredo Cuellar, accusato della repressione e della morte di almeno 11 manifestanti durante le proteste che si sono svolte a Sacaba, nel novembre 2019, contro il colpo di stato che ha tolto la presidenza del Paese a Evo Morales.

Cuellar è stato arrestato martedì dopo aver testimoniato davanti alla Procura di Sacaba a Cochabamba. Durante la sua dichiarazione, ha detto che durante i giorni delle proteste ha svolto solo funzioni amministrative ed è stato il quinto uomo nella catena di comando, secondo il giornale boliviano La Razón.

L’ordinanza del tribunale gli proibisce anche di comunicare con altri testimoni e con le persone coinvolte nel caso, gli impone di andare due volte alla settimana a firmare presso la procura di Sacaba e gli impone di pagare una cauzione di 250.000 boliviani (poco più di 36.000 dollari).

I massacri

Gli eventi si sono verificati durante l’intervento della polizia e dell’esercito contro una marcia di coltivatori di coca che cercavano di raggiungere la città di Cochabamba a sostegno di Morales, dopo le sue dimissioni forzate da parte dei militari e di parte dell’opposizione. Almeno otto delle vittime sono morte per l’impatto di proiettili ricevuti dalle forze pubbliche.

Cuellar è stato il primo ad essere arrestato per le violenze seguite al colpo di Stato contro Evo Morales. Oltre al massacro di Sacaba, quattro giorni dopo un’altra violenta operazione militare e di polizia ha avuto luogo a Senkata, nella città di El Alto, dove altre dieci persone sono state vittime della repressione. Quest’altro evento è ancora in attesa di giudizio.

I massacri di Sacaba e Senkata sono oggetto di indagini parallele da parte della Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH), che lunedì scorso ha inviato cinque esperti nella città di La Paz, insieme al suo presidente, Joel Hernández.

https://youtu.be/iClDREAv-Sg

Fonte: RT

Traduzione: italiacuba.it

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