Il presidente di Cuba sottolinea la validità del pensiero di Fidel Castro
Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha sottolineato oggi la validità di una frase del leader storico della Rivoluzione Fidel Castro dopo il colpo di stato di Fulgencio Batista del 10 marzo 1952.
Attraverso il suo account ufficiale di Twitter, il presidente ha ricordato le parole di 69 anni fa, registrate nel proclama con il titolo Zarpazo, sotto la firma di Fidel Castro.
Il tempo è quello del sacrificio e della lotta, se la vita è persa, nulla è perso, “vivere in catene è vivere nell’obbrobrio e nel disonore”. “Morire per la patria è vivere”, ha scritto Díaz-Canel sulla piattaforma.
Secondo fonti ufficiali, il colpo di stato che precedette le elezioni del 1952 portò una sanguinosa repressione in un paese caratterizzato da corruzione politico-amministrativa, povertà, fame, disoccupazione e resa al governo degli Stati Uniti.
Secondo l’opinione del professore e giornalista francese Salim Lamrani, Batista ruppe l’ordine costituzionale e stabilì una dittatura militare, riconosciuta come uno dei regimi più sanguinosi dell’America Latina.
Tra le altre misure, il leader del colpo di stato ha aumentato gli stipendi delle forze armate e della polizia, si è concesso uno stipendio annuale superiore a quello del presidente degli Stati Uniti, ha sospeso il Congresso e ha consegnato il potere legislativo al Consiglio dei ministri, ha soppresso il diritto di sciopero e ha lasciato senza effetto le garanzie della Magna Carta, ha detto la fonte.
La dittatura fu rovesciata con il trionfo della rivoluzione cubana il 1° gennaio 1959, un processo guidato da Fidel Castro.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it