“Grazie”: Primo anniversario dell’arrivo a Crema della Brigata Medica Cubana Henry Reeve
“Sono arrivati in maniche di camicia e le temperature erano rigide come quelle di questi giorni, si è subito scatenata una meravigliosa gara di solidarietà da parte dei cremaschi, che in poche ore ci ha permesso di fornire loro l’attrezzatura per affrontare i disagi del nostro clima”, ricorda Stefania Bonaldi, sindaco della città di Crema, sul suo profilo Facebook.
I membri della Brigata Henry Reeve lavorarono per due mesi a Crema e in Lombardia per contenere il COVID-19 in Italia e tornarono a Cuba vittoriosi l’8 giugno, con il loro dovere compiuto e con il riconoscimento delle autorità e della popolazione italiana.
Il dottor Carlos Perez, capo della brigata medica cubana, ha inviato un affettuoso saluto alla popolazione di Crema, in Italia, nell’anniversario di un anno dell’arrivo del contingente Henry Reeve in quella zona che fu l’epicentro della pandemia nel paese europeo. “Vogliamo ringraziarli per la loro ospitalità, per il bene che ci hanno fatto sentire in quel momento, le autorità governative, il movimento di solidarietà con Cuba”, ha detto il medico.
Sono stati i giorni più bui e difficili – ha sottolineato il sindaco di Crema – ma da quel momento la presenza a Crema dell’esercito italiano e dei nostri fratelli di Cuba ci ha permesso di capire che non eravamo soli, ridando coraggio e speranza alla nostra comunità”.
Stefania Bonaldi: Ci hanno contagiato con i loro sentimenti di solidarietà
Messaggio del sindaco di Crema, Stefania Bonaldi:
Esattamente un anno fa, tra il 21 e il 22 marzo 2020, i medici e gli infermieri della Brigata Henry Reeve arrivavano nella nostra città, Crema, nel cuore della Lombardia, da Cuba. Un aiuto molto importante nella lotta contro la pandemia di COVID-19, che in quel momento stava colpendo duramente la popolazione di Crema e della Lombardia.
È stato amore a prima vista. I nostri fratelli di Cuba erano fantastici, generosi, pieni di sentimenti di umanità e fratellanza. Si misero subito a disposizione delle autorità sanitarie della Regione e poi del nostro ospedale e lavorarono fianco a fianco con i medici e gli infermieri italiani, nell’ospedale di Crema e in un ospedale da campo allestito dall’esercito italiano davanti all’ospedale maggiore di Crema.
Sono stati mesi intensi, mesi di duro lavoro in cui i nostri fratelli ci hanno contagiato con i loro sentimenti di profonda solidarietà e fratellanza. La risposta dei cittadini di Crema è stata anche un abbraccio di solidarietà e sentimenti positivi, sentimenti di affetto, sentimenti di riconoscimento.
Sono stati dei salvatori sui quali abbiamo potuto appoggiarci. Un aiuto che ci ha dato una serie di sensazioni positive in un momento così difficile. Da quel 21 marzo, quando avevamo toccato il fondo, sapevamo che ora stavamo uscendo da quel momento grazie alla vostra presenza e al vostro aiuto. Grazie per il messaggio che ci ha dato, che non eravamo soli, che, da un altro oceano, medici e infermieri venivano a Crema per aiutarci.
È stato un grande esempio di solidarietà, ringrazio il dottor Carlos, tutti i medici della Brigata Henry Reeve, quelli che hanno lavorato a Crema, quelli che hanno lavorato nella città di Torino, in Piemonte, ma anche tutti quelli che, in tante parti del mondo, stanno ancora oggi combattendo la pandemia. Partono da Cuba, dal loro meraviglioso paese ed esportano il loro cuore, la loro medicina e soprattutto la loro umanità. Vi ringraziamo e vi abbracciamo tutti.
Il Dr. Norge Jesus Martinez Ramirez, specialista di primo grado in medicina interna, membro della Brigata Henry Reeve ha inviato un saluto a tutti i colleghi italiani, medici, infermieri e tutto il personale che li ha aiutati nell’ospedale da campo.
Fonte: CUBADEBATE
Traduzione: italiacuba.it