Voci contro il Bloqueo – campagna #UnblockCuba

Print Friendly, PDF & Email

MARINO SEVERINI CANTAUTORE DELLA “GANG” ADERISCE ALLA CAMPAGNA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.


IL PROFESSORE E FILOSOFO GIANNI VATTIMO ADERISCE ALLA CAMPAGNA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Gianni Vattimo è un filosofo, accademico e politico italiano.

Tra i massimi esponenti della corrente postmoderna, è teorizzatore del pensiero debole.

In passato ha aderito alla campagna per la liberazione dei Cinque cubani ingiustamente detenuti negli Stati Uniti.


LA BANDA BASSOTTI FAMOSA BAND ROMANA ADERISCE ALLA CAMPAGNA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

La Banda Bassotti nasce nel 1981 nei cantieri romani dove un gruppo di ragazzi inizia a organizzare iniziative di solidarietà nei confronti di popoli oppressi come quello palestinese, quello nicaraguense o quello salvadoregno con la costruzione di scuole e alloggi. Nel 1987 i ragazzi decidono di formare all’interno di questa “Brigata di Lavoro”, una band musicale che si ispirasse ai grandi gruppi punk rock e ska socialmente impegnati.


FIORELLA MANNOIA ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Ricordiamo anche la sua adesione in passato alla campagna italiana per la liberazione dei Cinque cubani detenuti ingiustamente nelle prigioni statunitensi

Fiorella Mannoia (Roma, 4 aprile 1954) è una cantante italiana.

Inizia la sua carriera nel 1968, distinguendosi nel panorama musicale italiano per il suo timbro vocale particolare e per le interpretazioni di pezzi di altri artisti. Ha calcato il palco del Festival di Sanremo cinque volte, riuscendo ad aggiudicarsi due volte il Premio della Critica. Nel 1992 riceve il Telegatto di TV Sorrisi e Canzoni alla manifestazione Vota la voce. È la terza artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco al suo attivo, a pari merito con Ivano Fossati e Fabrizio De André, che la rendono la cantante femminile con il maggior numero di premi vinti in questa manifestazione.

Il 2 giugno del 2005 viene nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e poi nel Benin viene insignita del titolo di “Cavaliere dell’Ordine del Consiglio Mondiale del Panafricanismo”. La cantante è stata premiata per aver contribuito a far conoscere in Italia la figura del leader politico Thomas Sankara e per la vicinanza al popolo e alle donne africane. Oltre alla carriera di cantante, ha avuto anche varie esperienze a livello recitativo.

#FiorellaMannoia #Cuba


ANGELO D’ORSI SCRITTORE E PROFESSORE UNIVERSITARIO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

ANGELO D’ORSI professore ordinario di Storia delle dottrine politiche prima presso la Facoltà di Scienze Politiche, poi presso il Dipartimento di Studi Politici, infine presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, ha in precedenza insegnato all’Università Statale di Milano e in quella del Piemonte Orientale, sede di Alessandria e nell’Università della Valle d’Aosta, anche se era già incardinato nell’ateneo torinese. Ha cessato l’insegnamento il 31 ottobre 2017. Si è occupato di militarismo e pacifismo, di nazionalismo, di futurismo e di fascismo, di nuove guerre, di intellettuali italiani ed europei in età contemporanea, e soprattutto di Antonio Gramsci. Ha lavorato molto anche nei settori della metodologia storica e della storia della storiografia.

Ha insegnato in atenei stranieri, in particolare in Francia e in Brasile. Ha tenuto e tiene conferenze in varie sedi istituzionali e no, in Italia e fuori.

Fa parte di diversi comitati scientifici di riviste e ha fondato alcune collane editorialli e alcuneriviste: Nuova Sinistra. Appunti torinesi (1971-1974), Nuvole (1991, da cui poi si è allontanato), Quaderni di Storia dell’Università di Torino (1996-2001), Historia Magistra. Rivista di storia critica (2009-in corso), Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci (2015-in corso). Ha inoltre fondato FestivalStoria (2003, 1ª edizione 2005). Ha collaborato con diverse testate giornalistiche (Il Sole 24 ORE, Corriere della Sera, La Stampa, Quotidiano dei lavoratori, il Fatto Quotidiano).

Scrive per MicroMega, edizione cartacea e on line, il manifesto e occasionalmente per altre testate, su carta o elettroniche. Ha un blog personale chiamato “Istruitevi, Agitatevi, Organizzatevi”.


ULDERICO PESCE, ATTORE E REGISTA TEATRALE ITALIANO, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Ulderico Pesce, si diploma attore all’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, poi regista presso la Scuola d’Arti Drammatiche di Mosca diretta da Anatolij Vasiliev e infine consegue la laurea in lettere moderne, con il massimo dei voti, all’Università “La Sapienza” di Roma.

Dirige il Centro mediterraneo delle arti, compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero dei beni culturali.

In passato ha prestato la sua immagine per la Campagna Io con i Cinque e tu? Per la liberazione dei Cinque cubani detenuti ingiustamente negli USA.


JONIS BASCIR, ATTORE, COMPOSITORE E MUSICISTA ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

In passato si è batttuto per la libertà dei Cinque cubani detenuti ingiustamenti nelle prigioni degli Stati Uniti.

Attore di teatro, cinema e televisione, diviene noto presso il grande pubblico grazie al ruolo di Jonis, interpretato dalla prima alla quinta stagione di Un medico in famiglia.

Di padre somalo e di madre italiana, tra i 6 e i 10 anni vive in Somalia. Nipote di Haji Bashir Ismail Yusuf, primo presidente della Assemblea Nazionale Somala.

Consegue la laurea in Scienze Umanistiche indirizzo Cinema presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi sul rapporto tra cinema e musica.

Prende una seconda laurea in Composizione Jazz con 110 e Lode presso il Conservatorio di musica “Santa Cecilia” di Roma.

Studia recitazione con Dominique De Fazio, con Michael Margotta presso l’Actor’s Center di Roma, con Riccardo de Torrebruna presso Studio Itaka International Stage Art di Roma, con Marco Carniti (stage sull’Othello).

Studia canto con Edda Dell’Orso, Elizabeth Aubry, il M°Luigi Rumbo, Fabrizia Barresi, il M°Guido Guarnera.

Studia chitarra con Massimo Ruocco presso il Saint Louis College of Music di Roma, con Eddy Palermo e con Stefano Micarelli.

Studia pianoforte con Alessandro Guiss.

Studia danza con Stefano Sellati, Marco Ierva, Wendell Wells.

È stato il presidente della squadra di calcio ItalianAttori e il vicepresidente dell’associazione culturale Under, che promuove i giovani scrittori attraverso il premio letterario Under30.

Ha lavorato in radio come conduttore dei programmi radiofonici Tempi Moderni (2006) e L’agente segreto (2007) per Radio Città Futura.


ASCANIO CELESTINI, ATTORE TEATRALE, REGISTA CINEMATOGRAFICO, SCRITTORE E DRAMMATURGO ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

In passato ha prestato la sua immagine per la campagna internazionale per la libertà dei Cinque cubani detenuti ingiustamente negli USA.

È considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena.


SAM MILLAR, SCRITTORE DI GIALLI E DRAMMATURGO DI BELFAST- IRLANDA DEL NORD, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Samuel Ignatius Millar, oggi scrittore e sceneggiatore di successo, un tempo ragazzo combattente tra le fiamme dell’Irlanda del nord. Nato e cresciuto a Belfast, in Lancaster street. Un’infanzia disagiata, alcuni lavori per tirare avanti, come quello in un mattatoio, tra la violenza contro i più deboli, gli animali da macello, e il cattivo odore nauseabondo, da cui Sam rifugge: triste presagio degli scenari futuri. Sebbene di padre protestante, tra gli anni Sessanta e Settanta Sam si schiera con gli oppressi, in questo caso i cattolici irlandesi che, proprio nel crocevia del Sessantotto, riprendevano la battaglia per la liberazione di quella che è stata considerata l’ultima colonia interna al Vecchio continente.

Una lotta che s’inserisce nel flusso dei movimenti di liberazione del Terzo mondo, Vietnam, Palestina, e delle minoranze oppresse, in particolare i neri negli Stati Uniti, con le Pantere nere da esempio, e in Sudafrica. Gli irlandesi sentono anche loro di lottare contro l’apartheid, di essere una nazione oppressa da un’altra nazione. Gli stessi irlandesi cui, a tal proposito, spettano molti primati. Sono stati i primi immigrati economici, e cioè i primi a subire discriminazioni spettanti oggi ad altri popoli in fuga, in Inghilterra e negli Stati Uniti. L’indipendentismo irlandese ha fatto certo da apripista, a partire soprattutto dal 1916, per quelli futuri, venuti in essere a seguito del Secondo dopoguerra. Basti pensare che il termine boicottaggio, guarda caso uno degli strumenti di lotta più noti, prende il nome da un proprietario terriero inglese, Charles Cunningham Boycott, vessatore, che la Lega irlandese dei lavoratori della terra invitò a danneggiare economicamente e moralmente, costringendolo a lasciare l’Irlanda.

Per Sam, come per molti suoi connazionali e coetanei, il battesimo di fuoco, fuor di metafora, avviene la domenica del 30 gennaio 1972, a Derry, quando i militari britannici aprirono il fuoco contro la Marcia pacifica per i diritti umani trucidando tredici manifestanti: è la famigerata Bloody sunday. Da qui il precipitare degli eventi, individuali e collettivi, con l’ingresso di Sam nell’Irish republican army (Ira), per una Repubblica irlandese, indipendente e socialista. Poi l’arresto e l’internamento nel carcere-lager di Long Kesh: otto anni in un posto dimenticato da dio, e dalle gerarchie cattoliche, tra angherie, soprusi e torture d’ogni tipo, con la testardaggine irlandese che però non viene meno alla propria fama e torna ad essere d’esempio dinanzi al mondo. In quel luogo dell’orrore, infatti, si conducono lotte interne, scioperi della fame (come quello che porterà al martirio di Bobby Sands, nel 1981) e la Blanket protest, la protesta delle coperte con cui si avvolgono i prigionieri politici. All’autore, in quei frangenti, è stata d’aiuto la rievocazione dei cari eroi dei fumetti, soprattutto l’incredibile Hulk che, per il suo pigmento, non avrebbe potuto che patteggiare per gli irlandesi. E questo è stato oggetto di dibattito tra i detenuti.

Infine, nel 1983, la fuga, e poi via verso gli Stati Uniti. Così Millar, l’irriducibile irlandese, si trova con il papillon da croupier in un casinò newyorchese in piena epoca reaganiana, ma la normalità non dura molto. A porvi fine una clamorosa rapina ai depositi della multinazionale delle consegne Brinks (bordi, margini, cigli…), portata a termine assieme ad un sacerdote, con l’Fbi che però ha la meglio. Di nuovo, quindi, il carcere sino alla possibilità, concessa da Clinton, di ritornare a Belfast, nel giungo 1996.

Due anni dopo, gli Accordi del venerdì santo, 10 aprile 1998, che hanno avviato un processo di pace per le Sei contee dell’Ulster che, al momento, non ha subito considerevoli inversioni di tendenza, sebbene certi conflitti non si risolvano mai del tutto. Del resto, i muri nella Belfast dove vive oggi Sam sono ancora lì ma, fatto sintomatico, si è sviluppato anche un turismo sui luoghi man mano considerati della memoria, con un approccio sempre più filologico. Sul versante dei social, ineludibile oggi per ogni analisi dei comportamenti culturali, troviamo molti riferimenti alla causa nordirlandese. Tra i tanti va citata la pagina Facebook “The Irish brigade”, dedicata al ricordo dei martiri, alla cultura nazionale e al folklore, non senza una certa dose di ironia e autoironia, le stesse che emergono anche da questo, entusiasmante e coinvolgente, racconto di vita.


VAURO, VIGNETTISTA, SCRITTORE,OPINIONISTA E ATTORE ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

È tra i vignettisti di satira politica più noti in Italia. È spesso ospite di trasmissioni televisive.

Vauro è stato allievo di Pino Zac, con il quale nel 1978 ha fondato Il Male. Dal 1986 al 2006 è stato assiduo editorialista e vignettista de il manifesto. Le sue vignette sono state pubblicate sulle più importanti testate italiane ed estere: Satyricon, Linus, Cuore, Il Quaderno del Sale, L’Écho des Savanes, El Jueves e Il Diavolo. È stato direttore del settimanale satirico Boxer, collaboratore del Corriere della Sera e di Smemoranda.

In passato ha prestato la sua immagine per la campagna per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani detenuti ingiustamenti negli USA.


GIANNI MINA’, GIORNALISTA, SCRITTORE E CONDUTTORE TELEVISIVO ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi, girato film documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.

Minà è stato editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo dal 2000 al 2015 ed è stato direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull’America Latina.

Nel 2003 è stato eletto nell’assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato Vivaverdi, la rivista degli autori italiani. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi.

Nato a Torino, incominciò la carriera giornalistica nel 1959 a Tuttosport, di cui fu poi direttore dal 1996 al 1998. Nel 1960 ha esordito alla RAI come collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Nel 1965, dopo aver esordito al rotocalco televisivo di genere sportivo Sprint, diretto da Maurizio Barendson, ha cominciato a realizzare reportage e documentari per le rubriche che hanno evoluto il linguaggio giornalistico della televisione, come Tv7, AZ, un fatto come e perché, i Servizi speciali del TG, Dribbling, Odeon. Tutto quanto fa spettacolo, Gulliver.

Ha seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell’epoca di Muhammad Ali. Ha anche realizzato una Storia del Jazz in quattro puntate, programmi sulla musica popolare centro e sudamericana (come ad esempio “Caccia al bisonte” con Gianni Morandi) e una storia sociologica e tecnica della boxe in 14 puntate, intitolata Facce piene di pugni.

È stato tra i fondatori de L’altra domenica con Maurizio Barendson e Renzo Arbore. Nel 1976, dopo 17 anni di precariato, è stato assunto al Tg2 diretto da Andrea Barbato e ha incominciato a raccontare la grande boxe e l’America dello show-business, ma anche i conflitti sociali delle minoranze. Sono cominciati in quegli anni anche i reportage dall’America Latina che hanno caratterizzato la sua carriera. Nel 1978, mentre seguiva come cronista il campionato mondiale di calcio 1978, venne ammonito e poi espulso dall’Argentina per aver fatto domande sui desaparecidos al capitano di vascello Carlos Alberto Lacoste (capo dell’ente per l’organizzazione del mondiale) durante una conferenza stampa, e aver cercato poi di raccogliere informazioni.

Nel 1981 il Presidente Sandro Pertini gli consegnò il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno. Nello stesso periodo, dopo aver collaborato a due cicli di Mixer di Giovanni Minoli, dal 1981 al 1984 ha esordito come autore e conduttore di Blitz, un programma innovativo di Rai 2 che occupava tutta la domenica pomeriggio e nel quale intervennero fra gli altri Federico Fellini, Eduardo De Filippo, Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Betty Faria, Gabriel García Márquez, Enzo Ferrari, Léo Ferré e Tito Schipa Jr..

Nel 1987 intervistò una prima volta per 16 ore il presidente cubano Fidel Castro, in un documentario dal quale è stato tratto un libro pubblicato in tutto il mondo. Da quello stesso incontro è stato tratto Fidel racconta il Che, un reportage nel quale il leader cubano per la prima e unica volta racconta l’epopea di Ernesto Guevara. L’intervista fu ripetuta nel 1990, dopo il tramonto del comunismo. I due incontri sono riuniti nel libro Fidel. Il prologo alla prima intervista con Fidel Castro è stato scritto da Gabriel García Márquez; quello alla seconda, dallo scrittore brasiliano Jorge Amado.

Nel 1991 ha realizzato il programma Alta classe, una serie di profili di grandi artisti come Ray Charles, Pino Daniele, Massimo Troisi e Chico Buarque de Hollanda. Nello stesso anno ha presentato La Domenica Sportiva e ideato il programma di approfondimento Zona Cesarini, che seguiva la tradizionale rubrica riservata agli eventi agonistici.

Tra gli altri programmi realizzati: Un mondo nel pallone, Ieri, oggi… domani? con Simona Marchini ed Enrico Vaime e due edizioni di Te voglio bene assaje, lo show ideato da Lucio Dalla e dedicato un anno alle canzoni di Antonello Venditti e l’altro a quelle di Zucchero Fornaciari. Fra i documentari di maggior successo, alcuni di carattere sportivo su Nereo Rocco, Diego Maradona e Michel Platini, Ronaldo, Carlos Monzón, Nino Benvenuti, Edwin Moses, Tommie Smith, Lee Evans, Pietro Mennea e Muhammad Ali, che Minà ha seguito in tutta la sua carriera e al quale ha dedicato un lungometraggio intitolato Cassius Clay, una storia americana.

Nel 1992 incomincia un ciclo di opere rivolte al continente latinoamericano:

Storia di Rigoberta sul Nobel per la pace Rigoberta Menchú (premiato a Vienna in occasione del summit per i diritti umani organizzato dall’ONU),

Immagini dal Chiapas (Marcos e l’insurrezione zapatista) presentato al Festival di Venezia del 1996,

Marcos: aquí estamos (un reportage in due puntate sulla marcia degli indigeni Maya dal Chiapas a Città del Messico con un’intervista esclusiva al Subcomandante realizzata insieme allo scrittore Manuel Vázquez Montalbán) e

Il Che quarant’anni dopo ispirato alla vicenda umana e politica di Ernesto Che Guevara.

Nel 2001 Minà ha realizzato Maradona: non sarò mai un uomo comune un reportage-confessione di 70 minuti con Diego Maradona alla fine dell’anno più sofferto per la vita dell’ex calciatore. Nel 2004 ha realizzato un progetto inseguito per undici anni e basato sui diari giovanili di Ernesto Guevara e del suo amico Alberto Granado quando, nel 1952, attraversarono in motocicletta l’America Latina, partendo dall’Argentina e proseguendo per il sud del Cile, il deserto di Atacama, le miniere di Chuquicamata, l’Amazzonia peruviana, la Colombia e il Venezuela. Dopo aver collaborato alla costruzione del film tratto da questa avventura e intitolato I diari della motocicletta diretto da Walter Salles e prodotto da Robert Redford e Michael Nozik, Minà ha realizzato il lungometraggio In viaggio con Che Guevara, ripercorrendo con l’ottantenne Alberto Granado quell’avventura mitica.

L’opera invitata al Sundance Festival, alla Berlinale e ai Festival di Annecy, di Morelia (Messico), di Valladolid e di Belgrado, ha vinto il Festival di Montréal e in Italia il Nastro d’argento, il premio della critica. Collaboratore per anni di la Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e il manifesto, Minà ha realizzato dal 1996 al 1998 il programma televisivo Storie, dove intervennero tra gli altri il Dalai Lama, Jorge Amado, Luis Sepúlveda, Martin Scorsese, Naomi Campbell, John John Kennedy, Pietro Ingrao e dal quale sono stati tratti due libri. Un suo saggio Continente desaparecido, realizzato con interviste a Gabriel García Márquez, Jorge Amado, Eduardo Galeano, Rigoberta Menchú, mons. Samuel Ruiz García, Frei Betto e Pombo e Urbano, compagni sopravvissuti a Che Guevara in Bolivia ha dato il titolo a una collana di saggi sull’America Latina edita dalla Sperling & Kupfer.

Nel 2003 Minà ha scritto Un mondo migliore è possibile, un saggio sulle idee germogliate al Forum sociale mondiale di Porto Alegre che hanno cambiato l’America Latina e che è stato tradotto in lingua spagnola, portoghese e francese. Nel 2005 è uscito Il continente desaparecido è ricomparso, dove questo nuovo vento politico è interpretato da Eduardo Galeano, Fernando Solanas, Hugo Chávez, presidente del Venezuela, Gilberto Gil, cantautore e ministro della Cultura del Brasile e dagli scrittori Arundati Roy, Tarik Ali, Luis Sepúlveda, Paco Taibo II e dai teologi Leonardo Boff e François Houtart.

Il suo penultimo lavoro editoriale, edito sempre dalla Sperling & Kupfer, si intitola Politicamente scorretto, un giornalista fuori dal coro, è la raccolta di suoi articoli e saggi pubblicati tra il 1990 e il 2007 su la Repubblica, l’Unità, il manifesto, Latinoamerica e costituiscono un autentico esercizio di controinformazione sugli avvenimenti più diversi e controversi del nostro tempo. Nel 2007 Minà per la GME Produzioni S.r.l., Rai Trade e La Gazzetta dello Sport, ha edito Maradona, non sarò mai un uomo comune, la storia del mitico calciatore argentino in 10 DVD. L’opera, con 1.200.000 copie vendute si è rivelata record di vendite negli ultimi dieci anni.

Nel 2008 ha prodotto il film documentario Cuba nell’epoca di Obama, un viaggio nella Cuba del passato con interviste a personaggi storici dell’Isola come Roberto Fernandez Retamar o la ballerina classica Alicia Alonso, e in quella del futuro, con interviste alle nuove generazioni nelle scuole d’avanguardia. Questo documentario ha fatto vincere a Minà il suo secondo Nastro d’argento nel 2012. Sempre nel 2008 è andato in onda su Rai 3 La stagione di Blitz, un programma in 10 puntate, parziale rivisitazione del primo anno del programma di Minà Blitz, della stagione televisiva 1983-85.

Nel 2014, con Rai Eri, distribuito dalla Rizzoli, esce Il mio Alì, un libro-raccolta di articoli scritti da Minà su Muhammad Alì dal 1971 a oggi. Minà ha sempre avuto una attenzione particolare per campioni complessi come Maradona, Pietro Mennea, Tommie Smith, Lee Evans, Roberto Baggio, Alberto Tomba, Marco Pantani.

Nel 2015 Minà ha prodotto Papa Francesco, Cuba e Fidel, un reportage sulla storica visita del Pontefice argentino avvenuta a Cuba nel settembre del 2015 e con il quale ha vinto, nel 2016, l’Award of Excellence all’ICFF di Toronto, Canada. Infine, nel 2016, Minà ha prodotto L’ultima intervista a Fidel Castro, della durata di 40 minuti, effettuata alcuni mesi prima della scomparsa dello storico leader cubano. Dal 2000 al 2015 Minà ha editato e diretto (con Alessandra Riccio) la storica rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, un trimestrale di geopolitica dove hanno scritto gli intellettuali più prestigiosi del continente americano.

Nel 2017 è uscito il libro-intervista Così va il mondo, con Giuseppe De Marzo, dove Minà racconta cinquant’anni di giornalismo con un’attenzione particolare ai diritti dei più deboli e a chi si ribella alle ingiustizie: in Italia, negli Stati Uniti, in America latina, ovunque. L’8 giugno 2019 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris gli ha conferito la cittadinanza onoraria napoletana e il 12 luglio successivo gli è stata conferita una laurea honoris causa in documentario presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.


DARWIN PASTORIN, GIORNALISTA ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Figlio di emigranti veronesi in Brasile, dove nasce, mazzediese di adozione, ha lavorato due anni al Guerin Sportivo e per vent’anni a Tuttosport, è stato direttore della redazione sportiva di Tele+, successivamente di Stream TV e nel settore Sport di SKY Italia.

Editorialista de il manifesto, Diario della settimana, Amica, collabora con La Stampa, Liberazione, l’Unità, Il Messaggero, Il Gazzettino di Venezia e numerosi settimanali e mensili.

Nell’estate 2006, dopo lo scandalo Calciopoli che ha causato l’allontanamento di Aldo Biscardi e del suo “processo” dalla rete televisiva LA7, egli è diventato, su nomina del direttore generale di LA7 Antonio Campo Dall’Orto, direttore della testata LA7 Sport, che collabora anche col TG La7.

A La7 ha condotto, tra gli altri programmi, Il gol sopra Berlino, che ha seguito i Mondiali di Calcio 2006 in Germania, e Le partite non finiscono mai, che segue il Campionato italiano 2006/07. Per LA7.it cura l’editoriale su calcio e letteratura Darwinando, on line ogni mercoledì.

Dal febbraio del 2009 ha ricoperto il ruolo di direttore responsabile dell’emittente piemontese Quartarete con l’obiettivo di compiere un’operazione di restyling dell’intero canale, curando in modo particolare le trasmissioni di approfondimento (come Balon il sabato sera, dedicato ai temi dell’attualità o l’appuntamento quotidiano mattutino di Gente che Parla), i telegiornali, oltre al suo primo vero amore delle trasmissioni sportive, dando ampio spazio alle notizie della Juventus e del Torino, con apposite rubriche dedicate.  Dal 2012 è giurato per il Premio Calciobidone, ironico riconoscimento destinato al peggior calciatore della Serie A, titolo a cura di Calciobidoni.it, del Guerin Sportivo e di Fantacalcio. Nel 2020 cura la Prefazione del libro UndiciMetri. Storie di Rigore, di Cristian Vitali e Maurizio Targa.


ALESSANDRA RICCIO, GIORNALISTA E SCRITTRICE ITALIANA ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Ispanista, ha insegnato all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale.

Ha lavorato per sei anni a Cuba come docente e giornalista per il quotidiano fondato da Antonio Gramisci L’Unita.

È codirettrice della rivista «Latinoamerica» di Roma; ha scritto saggi di politica e società e di letteratura.


ALESSANDRO SENATORE, AVVOCATO E SCRITTORE ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Alessandro Senatore è nato a Napoli nel 1959. Avvocato cassazionista, appassionato di storia e di politica. Scrittore, è al suo secondo libro, dopo il romanzo storico “L’Anarchico Elegante” recentemente tradotto anche in spagnolo e presentato a Cuba nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla fondazione de La Habana, ha pubblicato il libro di poesie “Volevo scriverti frasi d’amore” .

Collabora come opinionista con il Corriere del Mezzogiorno. Il suo amore per la vita lo spinge a farsi promotore di molteplici iniziative culturali e professionali anche all’estero, per le quali ha ricevuto riconoscimenti di grande prestigio come quello conferitogli dall’Ordine Nazionale degli Avvocati della Tunisia e dall’Oficina dell’Historiador de la Ciudad de la Habana.

La sua visione cosmopolita si manifesta anche nella sua attività professionale, che lo vede attivo protagonista negli organismi internazionali dell’avvocatura.

Convinto assertore del ruolo sociale dell’avvocatura e di un nuovo modo di intendere la professione forense, non più legata alla sola attività giudiziale, ma rivolta soprattutto ad un’attività di consulenza svolta in collaborazione con altri studi professionali, è presidente della Rete di Professionisti “Unicamente” .


MASSIMO ZUCCHETTI, INGEGNERE, ACCADEMICO E POLITICO ITALIANO, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Massimo Zucchetti si laurea al Politecnico di Torino nel 1986 con 110 e lode in ingegneria nucleare. Nel 1990 consegue il dottorato di ricerca in energetica, e nello stesso anno passa all’insegnamento presso la Facoltà di Ingegneria.

Tra il 1999 e il 2002 è membro del Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino.

Nel 2002 è nominato professore ordinario di impianti nucleari, diventando il terzo più giovane professore ordinario del Politecnico.

Attualmente è docente presso il Politecnico di Nuclear Technologies, Radiation Protection e Storia dell’energia.

È membro e coordinatore del Comitato Scienziate e Scienziati contro la Guerra. È attualmente vicepresidente del MESAEP (Mediterranean Scientific Association for Environmental Protection).

Dal 2005 è Research affiliate e Visiting scientist presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston. È stato, dal 2008 al 2009, professore aggiunto presso l’Università di Shiraz. Ha inoltre svolto collaborazioni internazionali con l’Universidad Politécnica de Madrid e con le università di Salonicco e Patrasso. Nell’anno accademico 2012/2013 ha insegnato come Visiting professor presso l’UCLA.

Nel 2007 visita la Repubblica Popolare Democratica di Corea come Coordinatore del Comitato Scienziati contro la guerra.

È autore di circa 300 pubblicazioni scientifiche sui temi della fusione termonucleare e dell’ambiente.

È stato consulente del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati sul tema dell’uranio impoverito. Sullo stesso tema è consulente tecnico in diversi procedimenti giudiziari.

È stato consulente tecnico gratuito per i lavoratori al processo ThyssenKrupp. Ha assunto posizioni di contrarietà al MUOS e alla TAV.

Attivo anche politicamente, nel 2011 aderisce al Partito Comunista, del cui Comitato Centrale fa parte dal 2011 al 2016, e di cui è stato responsabile del settore “Scienza e società”. Attualmente è iscritto a Rifondazione Comunista, ed è membro del comitato scientifico dell’Associazione Culturale “La Poderosa”di Torino. Si occupa di Storia della Resistenza, sul quale tema ha pubblicato diversi articoli e due volumi. È iscritto all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia).

Professore ordinario Dip. di Energia del Politecnico di Torino

Sono nato nel 1961, sono sposato, con un figlio – Stefano – di 4 anni ed un’altra è in arrivo. Abito a Torino, e parlo italiano, inglese, spagnolo e dialetto piemontese. Mi sono laureato in Ingegneria nucleare al Politecnico di Torino nel 1986 – un mese esatto dopo l’incidente di Chernobyl – e nel 1990 ho preso il dottorato in Energetica. Dal 1990 insegno al Politecnico, e nel 2000 ho vinto una posizione come professore ordinario di ruolo. Appartengo al Dipartimento di Energia e insegno “Sicurezza e Analisi di Rischio”, “Protezione dalle Radiazioni” e “Storia dell’energia nucleare”. Presso il MIT – Boston (USA) ho una posizione come Research affiliate e Visiting scientist dal 2005 ad oggi. Nel tardo 2012 insegnerò alla UCLA (University of California at Los Angeles, USA) come Visiting Professor. Fra le collaborazioni internazionali, oltre al MIT, mi piace ancora citare l’Università di Shiraz (Iran), dove sono stato Professore aggiunto dal 2008 al 2009.

I miei argomenti di ricerca principali sono la fusione termonucleare controllata, lo smantellamento degli impianti nucleari, gli effetti delle radiazioni sull’uomo e sull’ambiente, le scorie radioattive, l’uranio impoverito, la sicurezza industriale, i cambiamenti climatici e l’impatto ambientale delle grandi opere, utili e inutili. Sono membro del “Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra”, e attraverso un percorso ragionato ho svolto – partendo dall’originario “No” al nucleare militare – un ruolo molto attivo a favore della campagna per il referendum 2011, in particolare per il “Sì” contro il ritorno del nucleare in Italia. Alcuni mie articoli a riguardo escono su www.rinnovabili.it.

Ho scritto oltre un centinaio di articoli su riviste internazionali del settore e alcuni libri. Nel 2012 è in uscita per Baldini & Castoldi Italia in Guerra, nel 2009 sono stato consulente tecnico gratuito per i lavoratori al processo Thyssen Krupp, nel 2008 per UTET L’atomo militare e le sue vittime, nel 2006 per Odradek ho curato TAV: Travolti dall’alta voracità.

Svolgo la funzione di co-editor delle riviste internazionali Journal of Environmental Protection and Ecology e International Journal of Environmental Application and Science.

Per l’uranio impoverito, sono consulente del Senato della Repubblica e membro del CPCM, Comitato per il Controllo e Prevenzione delle malattie, nominato dal Ministero della Difesa. Coordino per la IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) un progetto sulla gestione delle scorie radioattive. Sono vicepresidente del MESAEP (Mediterranean Scientific Association for Environmental Protection) e consulente gratuito della Comunità Montana Valle di Susa sul tema dell’impatto ambientale del Traforo ad Alta Velocità (TAV).


HERNANDO CALVO OSPINA, GIORNALISTA E SCRITTORE COLOMBIANO-FRANCESE ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Hernando Calvo Ospina, un colombiano che vive in Francia, è un collaboratore di Le Monde Diplomatique, ha scritto 14 libri e realizzato 5 documentari, entrambi tradotti in diverse lingue. È un ricercatore delle politiche aggressive degli Stati Uniti su alcuni Paesi dell’America Latina. Nel 2005 è stato nominato per il Premio giornalistico Lorenzo Natali della Commissione Europea.

In passato ha prestato la sua immagine per la campagna internazionale per la liberazione dei Cinque cubani ingiustamente detenuti negli Stati Uniti.


GIOVANNI RUSSO SPENA, DOCENTE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. EX PRESIDENTE DEL GRUPPO PARLAMENTARE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Nel corso della sua carriera politica ha fatto parte della Commissione parlamentare Antimafia e in questa veste nel 2001 pubblicò il manoscritto Peppino Impastato: anatomia di un depistaggio, incentrato sull’attentato subito dal militante demoproletario siciliano Peppino Impastato. Si impegnò anche nel caso di Silvia Baraldini.


PAOLO SOLLIER, E’ UNO SCRITTORE, ALLENATORE DI CALCIO ED EX CALCIATORE ITALIANO, DI RUOLO CENTROCAMPISTA ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Figlio di un dipendente dell’azienda elettrica, crebbe nel quartiere Vanchiglietta di Torino dove, in giovane età, si avvicinò all’impegno sociale col Gruppo Emmaus e con Mani Tese, che definisce «gruppi cattolici del dissenso». Lasciata l’associazione, nel 1968 si iscrisse alla facoltà di scienze politiche, che però abbandonò dopo un anno per lavorare allo stabilimento Mirafiori della FIAT.

Successivamente svolse l’attività di calciatore a tempo pieno, senza però rinunciare all’impegno politico: «la critica principale che mi è stata rivolta [è come si conciliava la mia militanza a sinistra con i guadagni da calciatore, ndr], ma il mio era lo stipendio di un buon impiegato. Se mi sentivo un privilegiato era per un altro motivo, perché facevo il lavoro dei miei sogni, il calciatore. Una fortuna che capita a pochi».

Sollier sfoglia il Quotidiano dei lavoratori a metà degli anni 1970, con il collega Giancarlo Raffaeli.

La sua notorietà è dovuta principalmente al libro Calci e sputi e colpi di testa, pubblicato nel 1976, nel quale il calciatore racconta la propria militanza in Avanguardia operaia e descrive il mondo del calcio da un punto di vista alternativo rispetto ai colleghi: nell’occasione venne deferito dalla FIGC. Diventa emblematico il suo saluto col pugno chiuso rivolto ai tifosi del Perugia, un gesto che gli provoca l’antipatia delle curve di stampo neofascista, in particolar modo della Lazio; ebbe a ricordare anni dopo: «non era propaganda. Non era un gesto indirizzato ai tifosi ma a me stesso, per ricordarmi ogni volta chi fossi e da dove venivo. E per far sapere ai miei amici che restavo quello di sempre. Il ragazzo che al campetto, tanti anni prima, così si rivolgeva a loro. Con quello che per noi era un segno di riconoscimento».

Dopo il ritiro dall’attività agonistica, collabora con quotidiani e riviste, tra cui Reporter, Il Mattino di Padova, Tuttosport e MicroMega. Allena per qualche anno squadre di categorie inferiori e nel 2008 pubblica il libro Spogliatoio, scritto a quattro mani con Paolo La Bua, ed esce la riedizione di Calci e sputi e colpi di testa, completata da articoli dell’epoca e recensioni.


MAURA COSSUTTA, MEDICO, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UublockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Maura Cossutta, e’ un medico ed ha sempre svolto la sua professione all’ospedale San Camillo di Roma.

E’ stata parlamentare dal 1996 al 2006 e successivamente consigliera della ministra della salute Livia Turco.

Sempre impegnata in politica e per i diritti delle donne. Attualmente è presidente della Casa Internazionale delle Donne di Roma.


GIOVANNA MARTELLI, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Giovanna Martelli e’ stata deputata italiana nella 17° legislatura. Femminista e attivista per i diritti delle donne in italia e in america latina.


DANIELE SEPE, E’ UN SASSOFONISTA E COMPOSITORE ITALIANO. ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Daniele Sepe nasce nel quartiere Posillipo di Napoli nel 1960. A soli sedici anni, nel 1976 partecipa allo storico disco “Tammurriata dell’Alfasud” dei Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d’Arco.

Si diploma in flauto al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico di musica barocca e contemporanea, poi come sassofonista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto: Malamusica. Nel 1993 collabora con la band napoletana 99 Posse per l’album Curre curre guaglió venendo citato nella canzone “Ripetutamente”.

I suoi album incontrano subito il parere favorevole della critica, ma è soltanto col quarto, Vite perdite (1993), realizzato dalla Polosud Records e distribuito in tutto il mondo dall’etichetta tedesca Piranha, che le vendite decollano. Sepe suona anche il sax in alcune tracce del disco Otto Quarantotto & Ventisette de Il Giardino dei Semplici, pubblicato nel 1993.

Nel 1996 pubblica Viaggi fuori dai paraggi, la sua prima antologia, con la quale ha inizio una collaborazione con il manifesto che dura sino al 2007.

Nel 1998 l’album Lavorare stanca gli frutta la targa Tenco come migliore album in dialetto.

Nello stesso anno diventa maestro concertatore alla prima edizione del festival “La Notte della Taranta” a Melpignano

Nel 1999 partecipa al progetto La notte del Dio che balla con – tra gli altri – Teresa De Sio e Vinicio Capossela.

Nel 2015 fonda il collettivo “Capitan Capitone e i fratelli della Costa” con cui pubblica tre album, contemporaneamente inizia la sua collaborazione live in Napoli Trip di Stefano Bollani.

Nel 2019 pubblica un album dedicato al sassofonista argentino Leandro “Gato” Barbieri. Nello stesso anno collabora agli arrangiamenti dell’album di Vinicio Capossela “Ballate per uomini e bestie” che vince la targa Tenco come miglior album in assoluto.

Numerose sono le sue collaborazioni con altri musicisti (La Banda Improvvisa, Ensemble Micrologus), Stefano Bollani, Roberto Gatto e con registi cinematografici e teatrali (Mario Martone, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores – Amnèsia -, Enzo D’Alò, Renato Chiocca, Terry Gilliam – “The Wholly Family”), Gianfranco Pannone, Antonietta De Lillo.

Difficile definire la sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica… una sua caratteristica costante è il modo quasi “zappiano” di affrontare la scrittura e l’arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, così come fa un bravo regista affrontando diversi generi, pensa a Kubrick, dall’horror alla fantascienza ad un film storico, tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene.


GIOVANNI IMPARATO, ARTISTA ITALIANO,ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Giovanni Imparato, Artista, percussionista, musicista, cantante, didatta, professionista dall’80.

Napoletano tra i maggiori esperti in Italia del patrimonio Afrocubano da cui sincretizza (Parthenope/Cuba) la propria struttura di riferimento musicale, esistenziale, culturale e religiosa; iniziato alla Regla de IFÁ, Awò ”baba eyòbbe fà ilù”, iniziato alla Regla de Ócha (santèro omo-Shangò), iniziato alla Regla de AÑÁ (“omoalàña, Añá boladè, Orun imalè, sacerdote del tamburo batà”).

Come session man collabora con: Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, Neaco’, Carosone musical, Nino d’Angelo, L.Dalla, Eros Ramazzotti, S. Copeland. R. Cocciante, Mina, Ray Charles, Mystic Diversions, Giorgia, Sunlightsquare, A. Bocelli, R. Carosone, M. Martini, E. Bennato, N.C.C.P. C. d’Angiò, Tosca, M. Ranieri, G. Morandi, S. da Vinci, G. Finizio. Isaac Delgado, Lazaro Ros, Goyo Hernandez.

Insegna percussioni dal 1984.


GIORGIO SIMONELLI, PROFESSORE ASSOCIATO DI GIORNALISMO RADIOFONICO E TELEVISIVO, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Giorgio Simonelli professore associato di Giornalismo radiofonico e televisivo e di Storia della radio e della televisione all’Università cattolica di Milano dove ha ideato il master Fare radio. Ideazione, produzione e gestione dei prodotti radiofonici di cui è direttore scientifico.

Ha scritto e continua a scrivere volumi e saggi sui registi cinematografici, sulla storia, il linguaggio, i generi e i contenuti della comunicazione radiofonica e televisiva. Ha scritto anche per riviste e quotidiani tra i quali la Voce.

Negli ultimi anni ha collaborato intensamente a programmi televisivi delle reti Rai (Tv talk di Rai educational e ora di Rai tre, I grandi discorsi della storia di Rai storia, Intramontabili di Rai premium) e a qualche trasmissione radiofonica (Mix 24 di Radio24).

Ha dato il suo contributo come organizzatore di eventi a manifestazioni culturali e l’ha fatto con Antennacinema di Conegliano e Padova, Festivaletteratura di Mantova, Premio Smeraldo regia televisiva di Amalfi, Lectorinfabula di Conversano, Festival di poesia civile di Vercelli.

Ha un blog sul Fatto Quotidianio dove parla soprattutto di televisione, osservando i vari fenomeni della tv italiana e cercando di leggere, attraverso le sue immagini, i problemi le tendenze e le emergenze della vita sociale, culturale e politica.


FRANCO UDA,RESPONSABILE NAZIONALE ARCI SUI TEMI DEI DIRITTI UMANI, PACE E SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Franco Uda è nato a Sassari e vive in Sardegna. Ha frequentato l’università a Pisa e lì ha svolto il Servizio Civile come Obiettore di Coscienza presso il Centro di accoglienza extracomunitari del Comune.

Rientrato in Sardegna, dal 2006 al 2014 è eletto Presidente regionale di Arci Sardegna e in quegli anni inizia la sua attività internazionale, frequentando il Forum Sociale Europeo a Londra, Firenze, Atene, e il Forum Sociale Mondiale in Brasile e Tunisia, partecipando alle manifestazioni di Genova per il G8. In Sardegna è anche impegnato nell’Osservatorio regionale del volontariato, nella Consulta regionale sull’immigrazione, nella Consulta Regionale per l’Economia e il Lavoro e, dal 2006 al 2012, viene eletto Portavoce del Forum regionale del Terzo Settore.

Si è interessato al carcere e alla condizione detentiva, assumendo successivamente l’incarico di responsabile nazionale dell’Arci per le carceri e i diritti dei detenuti e – dal 2007 al 2012 – divenendo Vicepresidente della Conferenza Nazionale del Volontariato della Giustizia. Dal 2010 al 2014 è stato Responsabile nazionale Arci per le politiche giovanili e ha partecipato ai coordinamenti delle reti europee per la mobilità e gli scambi giovanili.

Dal 2014 a oggi è responsabile nazionale Arci sui temi dei diritti umani, pace e solidarietà internazionale e partecipa ai coordinamenti delle reti nazionali quali Rete Italiana Disarmo, Rete della Pace, In Difesa di…, rappresenta Arci nel C.d’A. della Fondazione “Angelo Frammartino”. Nel 2016 viene eletto Vicepresidente di Arcs, la ong dell’Arci. Ha partecipato a diverse missioni all’estero: Palestina, Sarajevo, Casablanca, Tunisi, Vilnius, Sahara occidentale, Cuba, Washington D.C., Giordania.

Attualmente è Segretario regionale di Arci Sardegna, Portavoce della Tavola Sarda della Pace, componente del Consiglio Nazionale di Arci Servizio Civile e della Presidenza nazionale dell’Arci. Rappresenta Arci e Arcs in diverse reti internazionali: nel Comitato Esecutivo di EuroMed Rights, nei C.d’A. del European Civic Forum e della International Federation of Settlements, nel International Cooperation Forum di Solidar.


ANTONELLA CANCELLIER, ISPANISTA E ISPANOAMERICANISTA ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Antonella Cancellier è professore ordinario di Lingua, Traduzione e Linguistica Spagnola e Ispanoamericana presso l’Università di Padova e direttore del “Corso di Alta Formazione in Studi Latinoamericani e dei Caraibi” (Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali).

La sua ricerca è orientata principalmente verso le seguenti aree: Linguistica e dialettologia ispanoamericana, con particolare attenzione alla zona rioplatense; traduttologia spagnola e ispanoamericana, soprattutto in riferimento ai testi che presentano peculiarità diatopiche, diastratiche e diafasiche (e in particolare poetici); letteratura spagnola e ispanoamericana (periodo coloniale, dell’indipendenza e contemporaneo). Fa parte del comitato scientifico di centri di ricerca, di riviste e collane editoriali in Italia e all’estero e partecipa a vari progetti internazionali.

Codirige la collana Lingue Linguaggi Politica (Padova, Cleup), Le Nubi di Magellano. Collana di studi transatlantici (Viterbo, Sette Città) e, con Vincenzo Milanesi e Telmo Pievani, Lince-o. Saperi nomadi (Padova, Cleup) che è dedicata alla trasversalità nei saperi e al dialogo tra le discipline. È membro onorario del P.E.N. International in Argentina.


FIGLIA DEL COMANDANTE PARTIGIANO, GIOVANNI PESCE. ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

TIZIANA PESCE è la figlia di Giovanni e Nori, “Visone” e “Sandra”, comandante partigiano gappista e staffetta ex deportata.

Diplomata a Brera. Fa parte del direttivo dell’Anpi Barona a Milano.

Ha scritto la postfazione nel libro “Giovanni e Nori. Storia di amore e resistenza” di Daniele Biacchessi, partecipando alle numerose presentazioni. Sempre per Daniele Biacchessi ha scritto un racconto sui suoi genitori per il libro “L’Italia liberata. Storie partigiane”. Ha scritto quattro storie brevi per la riedizione con Milieu edizioni del “Pane bianco”, l’autobiografia di sua madre, a cura di Roberto Farina.

Ha realizzato, con Anpi Barona e con la collaborazione di Stefania Cappelletti, la prima mostra sui suoi genitori “Nori e Giovanni Partigiani sempre”.

Ha raccolto il testimone della memoria storica e politica dei suoi genitori affinché la loro storia e quella della Resistenza non venga mai dimenticata.

Giovanni Pesce (Visone, 22 febbraio 1918 – Milano, 27 luglio 2007) è stato un partigiano e politico italiano. Militante comunista, partecipò alla guerra civile spagnola combattendo nelle Brigate Internazionali. Dopo il ritorno in Italia venne arrestato e deportato a Ventotene dal Regime fascista. Liberato dopo il 25 luglio 1943 entrò a far parte dei GAP prima a Torino e quindi a Milano.

Conosciuto con i nomi di battaglia di “Ivaldi” (a Torino) e “Visone” (a Milano), portò a termine con successo una lunga serie di attentati contro autorità e militi della Repubblica Sociale Italiana e contro militari tedeschi. Insignito della Medaglia d’oro al valor militare, dopo la guerra è stato consigliere comunale di Milano dal 1951 al 1964.


ADELMO CERVI, SCRITTORE E MILITANTE ANTIFASCISTA, FIGLIO DI ALDO CERVI ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Adelmo Cervi, nato il 24 agosto 1943 è figlio di Aldo Cervi, che è stato il capo politico dei sette fratelli fucilati nel dicembre 1943 dai fascisti.

La famiglia Cervi ha continuato a rappresentare in tutto il dopoguerra uno dei simboli più forti della lotta al nazifascismo.

Adelmo ha scritto assieme a Giovanni Zucca il libro “Io che conosco il tuo cuore” che racconta la vita del padre dei suoi nonni Alcide e Genoeffa e dei sei zii e la scelta del padre Aldo, maturata in carcere, di un’antifascismo militante che lo porterà a costituire la banda Cervi, una delle prime formazioni partigiane nell’appennino tosco-emiliano.

In passato ha prestato la sua immagine per la campagna internazionale per la liberazione dei Cinque cubani detenuti ingiustamente negli USA.


CARLO BOLDRINI, SCRITTORE E ARTICOLISTA, FIGLIO DEL COMANDANTE PARTIGIANO BULOW, ADERISCE ALLA CAMPAGNA EUROPEA #UnblockCuba PORTATA AVANTI IN ITALIA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

Laureato in giurisprudenza.

Ha scritto libri e articoli sulle problematiche regionali in campo socio-economiche e globalizzazione finanziaria.

È stato presidente dell’ass. culturale Italia Kurdistan ed ha organizzato patti di amicizia fra città italiane e curde, promuovendo progetti di solidarietà. Ha pubblicato un libro sulle origini etnico culturali dei Curdi.

Attualmente è presidente della Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna, ha co-promosso e proposte di legge ANTIFASCISTA in Parlamento, ha pubblicato un saggio su un controverso episodio della resistenza. È commendatore della repubblica, ora svolge attività forense.


Firma anche tu contro il Blocco:

http://www.italiacuba.it/…/appello-contro-il-blocco…/

oppure scrivendo una mail a: ItaliaCubaNaz@gmail.com

#unblock #Cuba #NoMasBloqueo

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Unblock site ha detto:

    Thanks for sharing such a good thinking, paragraph is nice, thats why i have read it completely