Cuba ribadisce le ripercussioni del blocco statunitense sulle famiglie
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha sottolineato oggi che il blocco statunitense colpisce le famiglie dell’isola nella loro vita quotidiana.
Attraverso il suo account Twitter, il titolare ha sottolineato che l’assedio di Washington è stato intensificato durante la pandemia Covid-19, sotto la precedente amministrazione di Donald Trump.
Come Covid-19, questa politica disumana fa male alla famiglia cubana”. Deve finire”, ha aggiunto sul social network. https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?
Secondo il Ministero degli Esteri cubano, il blocco costituisce il più grande ostacolo allo sviluppo nazionale e una violazione dei diritti umani.
“I danni accumulati in sei decenni ammontano a 144 miliardi e 413 milioni di dollari, e tra aprile 2019 e marzo 2020, questa politica ha causato perdite per più di cinque miliardi di dollari, una cifra record per un anno”.
L’amministrazione del nord insiste che il blocco cerca di colpire solo il governo dell’isola, tuttavia, ogni anno l’assedio economico provoca danni per milioni di dollari in settori ad alto impatto sociale come l’istruzione, la salute, i trasporti, lo sviluppo tecnologico, tra gli altri.
Il 23 giugno, Cuba presenterà ancora una volta davanti alle Nazioni Unite la risoluzione sulla necessità di porre fine al blocco statunitense contro Cuba, in cui menziona i danni subiti dalla popolazione.
Per 28 anni la comunità internazionale ha votato a favore della revoca di questo assedio, ma Washington ignora questa richiesta e sotto il mandato di Trump ha applicato più di 240 nuove misure coercitive per rafforzare la sua ostilità contro la nazione caraibica.
Fonte: Siempre con Cuba
Traduzione: italiacuba.it
Direi che sarebbe ora che gli Stati Uniti lasciassero Cuba Libera. Si evolvano