Impressionante dimostrazione mondiale di sostegno a Cuba e di rifiuto del blocco

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La 3° Carovana Mondiale di Solidarietà con Cuba e di denuncia del blocco imposto dai governi degli Stati Uniti da più di 60 anni, si è chiusa questa domenica con un numero impressionante di azioni di persone e sulle reti sociali in cento città di più di 50 paesi.

Le diverse manifestazioni realizzate nei cinque continenti hanno confermato la condanna universale alla politica genocida che cerca di soffocare un popolo dignitoso che resiste alle pressioni in difesa della sua sovranità e del diritto alla vita.

Nei viali, nei parchi e nelle piazze si sono moltiplicati i cortei di auto e cicli; passeggiate e raduni in cui migliaia di persone con bandiere e cartelli cubani hanno alzato la voce; mentre le piattaforme digitali sono state inondate dalle richieste dei giusti e delle persone di buona volontà in appoggio all’isola.

L’ondata di solidarietà ha superato le aspettative come nelle due edizioni precedenti (marzo-aprile) e, nonostante le limitazioni causate dalla pandemia COVID19, le proteste delle organizzazioni del movimento di solidarietà con Cuba, gruppi sociali, emigranti, residenti e cooperanti cubani in altre nazioni, personalità, parlamentari e simpatizzanti della Rivoluzione Cubana sono state inarrestabili.

Il clamore universale per la cessazione del brutale assedio economico è stato accompagnato dal riconoscente popolo cubano che, osservando le opportune misure sanitarie, ha realizzato in diverse province sfilate di veicoli e biciclette; manifestazioni; una regata; la salita di importanti rilievi; la liberazione di piccioni e altre iniziative, con la partecipazione decisiva di giovani studenti e lavoratori.

Durante il fine settimana, gli amici di Cuba hanno partecipato a circa 40 carovane e cinquanta raduni, mentre innumerevoli dichiarazioni, foto, video e dichiarazioni hanno invaso le reti digitali denunciando la feroce persecuzione degli Stati Uniti contro l’isola, che cercano senza successo di sottomettere.

Questa domenica, numerose manifestazioni anti-blocco hanno avuto luogo nelle città degli Stati Uniti, con la carovana di emigranti cubani a Miami che ha avuto un impatto accentuato come parte del progetto Ponti d’Amore che si è diffuso e ha guadagnato forza in Florida e in altri stati.

Dimostrazioni sono state segnalate anche in luoghi pubblici a Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver, in Canada, così come a Brisbane e Perth (Australia) e a Wellington, capitale della Nuova Zelanda.

Nella regione dell’America Latina e dei Caraibi, la domenica è stata una giornata intensa – come il giorno precedente – con Puerto Rico che si è unita con una manifestazione e un giro in barca con una tela che allude alla campagna contro il blocco; carovane e atti a Panama, Messico, Ecuador, Guatemala, Belize e altri paesi.

L’appello per la Carovana Mondiale ha avuto una risposta rilevante in Europa, riportando oggi la continuazione delle attività in più città italiane – totale 40 – come Roma, Venezia, Torino, San Remo, Liguria, Palermo e Imperia.

Qui le foto delle iniziative di sabato 29 maggio e quelle di domenica 30 maggio.

Allo stesso modo in Spagna è cresciuto il numero di regioni dove si sono svolte azioni di solidarietà, come Bilbao, Badalona, Barcellona, Lleide, La Rioja, Madrid, Valencia e Malaga. Hanno partecipato alla giornata anche attivisti cubani e residenti in Belgio, Regno Unito, Russia, Irlanda, Danimarca e Ucraina.

Tra i paesi del continente africano dove si sono sentite le richieste per la fine del blocco contro Cuba ci sono Angola, Sudafrica, Tunisia, Algeria e Senegal, dove l’associazione di amicizia con Cuba “ASENECUBA” ha organizzato un giro per le strade di Dakar, la capitale.

Questo è il culmine di un giorno importante nella campagna universale che durerà fino al 23 giugno, quando Cuba presenterà all’ONU il rapporto sulla necessità di porre fine al blocco statunitense, una risoluzione che ha ricevuto un appoggio quasi unanime della comunità internazionale dal 1992.

Anche se questa terza carovana è appena terminata, circolano già gli appelli per una settimana mondiale contro l’assedio economico dell’isola, dal 6 al 13 giugno, con il 12 giugno come data per manifestazioni, raduni e catene umane. (Sempre con Cuba/ICAP)

Fonte: acn

Traduzione: italiacuba.it

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