La Bolivia propone un Celac rafforzato come alternativa all’OEA
La Bolivia proporrà al sesto vertice della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) il rafforzamento del blocco come alternativa all’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), ha detto una fonte ufficiale.
Il presidente Luis Arce, con la stessa fermezza che caratterizza sempre il nostro paese, trasmetterà la posizione che abbiamo bisogno di un organismo internazionale, un Celac, che si occupi delle questioni comuni tra le nazioni che lo compongono e che sia capace di dialogare con altri meccanismi internazionali, ha detto l’ambasciatore boliviano alle Nazioni Unite, Diego Pary, in un’intervista alla rete Patria Nueva.
Il diplomatico ha aggiunto che la regione ha bisogno di un Celac con la forza necessaria per dialogare, negoziare e collegarsi con altre aree, ha affermato.
L’OEA ha perso ogni validità, non ha né l’autorità morale, né la rappresentatività degli stati per fare il lavoro che corrisponde alla Celac”, ha affermato l’ex ministro degli esteri di questo territorio andino-amazzonico.
Sabato 18 settembre, il Messico ospiterà il sesto vertice dell’organizzazione internazionale, al quale 31 dei 33 stati latinoamericani e caraibici, compresa la Bolivia, hanno confermato la loro partecipazione fino ad oggi.
Il Celac è diventato un forum e un attore politico unico per far avanzare il processo di integrazione politica, economica, sociale e culturale nella regione attraverso il dialogo e l’accordo.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it