Un 2022 di sogni, ottimismo e speranza
Per la profonda delusione di coloro che ci odiano, qui c’è il nostro Partito Comunista di Cuba, rafforzato grazie a ciò che loro non avranno mai, il sostegno e la fiducia del popolo.
Ogni anno è una storia che merita di essere raccontata. Per quanto irrilevanti possano sembrarci gli oltre 300 giorni trascorsi quando si scorre un calendario, ci saranno sempre interessanti pennellate della nostra esistenza che rimarranno riflesse sulla tela temporale di 12 mesi.
Tuttavia, ci sono momenti in cui, alla fine di un anno, non ci vuole un acuto esercizio di retrospezione per sapere quanto ci ha segnato, perché gli eventi che hanno abitato quella divisione che capricciosamente facciamo al tempo, sono semplicemente indelebili. Non mi sbaglio se dico che il 2021 si applica perfettamente a quella selezionata lista di anni che difficilmente ci sfuggono, qualche volta, al nostro pensiero.
Impegnativo sin dal suo pandemico inizio, ha messo alla prova in mille modi la nostra capacità di reinventarci, di affrontare coraggiosamente il giorno per giorno, con voglia di fare. I numeri rossi ci hanno tolto il sonno, le curve ascendenti dei contagi avvolgevano ogni angolo del paese. Ma non c’è mai stato un accenno di pessimismo, né abbiamo permesso che la paura congelasse la nostra volontà.
Il nemico, strisciante e opportunista come al solito, ha puntato contro di noi tutti i suoi cannoni dell’odio. Ha mosso ogni possibile pedina di quelle che il denaro gli consente di disporre e, al culmine della prepotenza e del cinismo, ha messo persino la data di morte alla Rivoluzione. Volevano persino tingere di rosso le nostre strade, rubare la pace, incitare alla violenza.
Ma noi cubani non siamo nati per piegarci, non siamo nati per stancarci, non siamo nati per desistere. Ciò che ci rende forti sono i legami che ci uniscono, perché abbiamo imparato, molto tempo fa, che questo è il modo per superare le avversità e superare gli ostacoli. Per questo non smettiamo di sognare, di credere in noi stessi, in ciò che siamo capaci di fare.
Abbiamo costretto i pessimi attori salariati del nord a raccogliere il loro putrefatto circo, mentre, allo stesso tempo, un’ondata immunitaria si è diffusa da un capo all’altro del caimano (Cuba ndt), con vaccini cubanissimi, costringendo anche il virus a ritirarsi.
Continuiamo a creare, fare, pensare con il cuore e, allo stesso tempo, con la mente e sì, forse tanti progetti hanno dovuto fare una fermata obbligata, ma ora che la luce è già più chiara, continuano la loro strada, perché questo paese ha degli obiettivi a cui, per nessuna ragione, rinuncerà, perché implicano il fine collettivo di una società migliore, più giusta.
Per la profonda delusione di coloro che ci odiano, qui c’è il nostro Partito Comunista di Cuba, rafforzato grazie a ciò che loro non avranno mai, il sostegno e la fiducia del popolo.
Anno difficile sì. Ma soppesando le esperienze positive e negative che ci lasciano questi 12 mesi, vince di gran lunga il tesoro più grande che sia stato difeso con le unghie e con i denti: la vita. Questo fine anno ci sono state dolorose assenze al tavolo famigliare, il sentimento di quelle perdite ci accompagna tutti perché il cubano non è mai estraneo al dolore dei suoi fratelli, ma festeggeremo l’aver resistito e vinto, ancora una volta.
Salutiamo il 2021 di chi si sa essere padrone e signore del proprio destino, perché questo è ciò che siamo, un paese che cammina fermo, senza fretta, ma senza pause, come saggiamente ci ha insegnato un uomo degno.
Accogliamo il 2022 con ottimismo e gioia, abbracciamo la famiglia, facciamo gli auguri ai vicini, costruiamo progetti insieme, perché se qualcosa inonda ora l’atmosfera di questa terra sovrana, è l’inconfondibile e meraviglioso profumo della speranza.
Fonte: Granma
Traduzione: cubainformazione.it