Domenica 7 agosto: continuano gli sforzi per spegnere l’incendio

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Cuba e la cooperazione internazionale per spegnere l’incendio.

Gli sforzi di Cuba e la cooperazione internazionale potrebbero essere decisivi oggi per contenere un grave incendio nella base di superpetroliere di Matanzas.

L’incendio è scoppiato venerdì pomeriggio, quando un fulmine ha colpito uno dei giganteschi serbatoi di greggio durante un forte temporale, innescando le fiamme.

I vigili del fuoco e le altre forze dell’ordine sono riusciti sabato a impedire che le fiamme si propagassero ad altri contenitori di carburante, anche se due dei serbatoi dell’impianto situato nella zona industriale di Matanzas hanno continuato a bruciare.

Un terzo serbatoio situato vicino ai due crollati è stato oggetto di azioni di raffreddamento, mentre si sta lavorando per evacuare il gasolio dai depositi vicini per distribuirlo alle stazioni di servizio.

Una nave costiera dovrebbe attraccare questa domenica per evacuare parte del carburante.

Il personale cubano ha creato barriere tagliafuoco presso la base della superpetroliera e altre barriere utilizzando terra e sabbia.

Sabato gli elicotteri hanno svuotato l’acqua prelevata dalla baia di Matanzas in aree boschive vicine alla base petrolifera.

Gli specialisti dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate Rivoluzionarie stanno preparando questa mattina presto un dispositivo per aumentare il flusso d’acqua da utilizzare contro l’incendio.

Secondo il quotidiano locale Girón, si tratta di una pompa che estrarrà l’acqua dalla baia di Matanzas e la trasferirà ai serbatoi dei vigili del fuoco nella cosiddetta zona calda.

La fonte ha dichiarato che, secondo il governatore di Matanzas, Mario Sabines, non ci sono depositi di alcol, acido o ammoniaca nella base della superpetroliera e nelle aree circostanti.

Nel frattempo, sono iniziati ad arrivare aiuti dall’estero con voli dal Messico e dal Venezuela, e oggi sono previsti ulteriori arrivi di forniture e specialisti.

Una ventina di vigili del fuoco venezuelani specializzati in situazioni simili sono arrivati accompagnati da più di una dozzina di tonnellate di schiuma e altre sostanze chimiche utilizzate per spegnere questi incendi.

L’assistenza messicana è stata la prima ad arrivare all’aeroporto internazionale Juan Gualberto Gómez, che serve la località balneare di Varadero ed è adiacente alla città di Matanzas.

La stampa riporta che gli specialisti e le autorità ritengono di essere in condizioni migliori questa domenica per continuare le azioni volte a spegnere l’incendio.

A tal fine, sul campo, si stanno svolgendo scambi e mettendo a punto strategie tra cubani, messicani e venezuelani per affrontare la difficile situazione, che ha lasciato almeno un centinaio di feriti e 17 pompieri dispersi.

Non c’è pace: continuano gli sforzi per sedare l’incendio

Le autorità governative cubane e le forze specializzate continuano oggi gli sforzi per fermare la propagazione di un grave incendio nella zona industriale di questa città.

Elicotteri e aerei delle forze armate e delle compagnie di trasporto dell’isola e il supporto tecnico di Messico e Venezuela stanno costantemente versando acqua sui due serbatoi in fiamme per evitare che l’incendio si propaghi ad altre aree della zona.

In risposta alla fuoriuscita di petrolio, sono state anche realizzate barriere fisiche e corsie antincendio per mitigare il pericolo che la vegetazione vicina prenda fuoco e che il vento si propaghi ad altri impianti di produzione.

La strategia, che viene costantemente monitorata dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, mira a evitare che l’incendio coinvolga altri serbatoi di carburante, mentre migliaia di persone sono state evacuate dalle aree circostanti come misura preventiva.

Il Ministero dell’Energia e delle Miniere ha confermato che le centrali termoelettriche Antonio Guiteras ed Ernesto Guevara, vicine al luogo dell’incendio, sono ancora in funzione e hanno una copertura di combustibile per almeno 48 ore.

È stata istituita un’operazione logistica per garantire il flusso di idrocarburi verso questi due impianti e altre città dell’ovest del Paese, tra cui la stessa Matanzas.

Cuba ha richiesto l’assistenza internazionale per controllare questo disastro industriale, che non ha precedenti nel recente passato della nazione.

Venerdì sera, un incendio è scoppiato quando una scarica elettrica generata dalla tempesta ha colpito il serbatoio 52 della Superpetroliera di Matanzas.

Nonostante gli sforzi nelle prime ore del mattino, nuove esplosioni si sono verificate nel sito a causa dell’estensione delle fiamme a un secondo serbatoio di stoccaggio del carburante, con un gran numero di feriti e finora un morto, la cui identità non è ancora stata confermata.

Sono state segnalate più di cento persone ferite, di cui 85 sono state dimesse, 36 sono rimaste ricoverate, 28 sono state ricoverate, cinque sono risultate critiche e tre gravi.

Secondo il rapporto della Presidenza della Repubblica, 17 persone risultano ancora disperse e più di mille sono state evacuate.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it

Raccolta fondi emergenza danni causati da esplosione a Matanzas #Cuba

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