Plebiscito in Cile, un referendum decisivo
I cileni sono chiamati oggi alle urne per votare un nuovo progetto di costituzione, in una giornata in cui si prevede un’alta affluenza alle urne e il cui esito sarà decisivo per il futuro politico del Paese.
È quanto ha dichiarato il giornalista e scrittore Pablo Jofre a Prensa Latina, interpellato sul plebiscito con cui più di 15 milioni di persone sceglieranno di approvare o respingere il testo costituzionale che vuole sostituire la magna carta in vigore dai tempi della dittatura militare di Augusto Pinochet (1973-1990).
Interrogato sulle proiezioni per questa domenica, lo specialista in affari latinoamericani ha ritenuto che il risultato sia un’incognita e che nessuno possa definire o ritenere di essere il vincitore in questo momento.
Inizialmente i sondaggi davano in vantaggio l’opzione Rifiutante rispetto a quella Approvante, ma negli ultimi giorni i margini si sono ridotti sempre di più.
“Sono ottimista nel senso di un risultato favorevole per l’Approvazione, non di molto, ma quello che accadrà è un’alta affluenza alle urne in questo giorno assolutamente decisivo dal punto di vista politico”, ha detto.
La proposta costituzionale definisce il Cile come uno Stato sociale e democratico basato sullo Stato di diritto, uno Stato plurinazionale e interculturale in cui convivono popoli e nazioni diverse, come i Mapuche, gli Aymara, i Rapanui, i Quechua, i Colla, i Diaguita, tra gli altri.
L’accesso ai servizi di base come l’istruzione e la sanità di qualità, la difesa dell’ambiente, i diritti delle donne e la garanzia di una vita libera dalla violenza di genere sono altri pilastri del testo, che è stato redatto da una commissione mista (77 donne e 77 uomini).
Riferendosi allo scenario post-referendum, l’analista politico ha affermato che se vincerà il “Sì”, la nuova Costituzione sarà applicata e quella del 1980 sarà definitivamente seppellita.
Se vince il Rifiuto, l’attuale Costituzione rimarrà in vigore, anche se le discussioni saranno maggiori e il presidente Gabriel Boric ha già annunciato la decisione di portare avanti un nuovo processo.
Qualsiasi alternativa vincente non vincerà di molto e in questo senso il plebiscito di uscita mostrerà che il Paese è ancora molto diviso”, ha affermato.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it
Probabilmente non si è consultata una sufficiente rappresentanza della società cilena ed il resto lo ha hanno fatto i principali massmedia foraggiati dai settori economici. Comunque c”,è la volontà da parte di settori che hanno votato no di modificare la costituzione promulgata da Pinochet, ma comunque la destra farà di tutto per modificare il meno possibile