Cuba riproporrà una risoluzione contro il blocco economico statunitense

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In un video pubblicato sul suo account Twitter, il ministro ha dichiarato che per la trentesima volta la nazione caraibica porterà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la proposta di porre fine a questo assedio, che solo nei primi 14 mesi del governo di Joseph Biden ha causato danni per un valore di seimila 364 milioni di dollari.

Questo ostacola il nostro sviluppo e priva il Paese di entrate che potrebbero essere utilizzate per il benessere del nostro popolo”, ha dichiarato Rodríguez, sottolineando che Washington continua a ignorare le richieste della comunità internazionale e ha inasprito il blocco a livelli senza precedenti.

“È stata una politica fallimentare con l’obiettivo di sovvertire l’ordine costituzionale a Cuba, ma causa carenze, dolore e sofferenze ingiustificabili alle famiglie cubane, limitando l’accesso a cibo, medicine, carburante e altri beni di prima necessità”, ha sottolineato il ministro degli Esteri cubano.

Ha aggiunto che provoca danni reali e significativi ai diritti umani dei cubani e dei Paesi terzi.

A questo proposito, ha commentato che la designazione unilaterale e fraudolenta di Cuba come Stato sponsor del terrorismo rafforza l’impatto dissuasivo e intimidatorio di questa politica di asfissia economica, il cui marcato carattere extraterritoriale colpisce i legittimi legami stabiliti da governi, enti, banche e imprenditori con la nazione caraibica e i suoi cittadini residenti all’estero.

Il ministro degli Esteri ha anche denunciato il fatto che il governo statunitense sta accompagnando questo abuso con operazioni di disinformazione e destabilizzazione contro la più grande delle Antille.

Il blocco pone il Paese del Nord in un profondo isolamento internazionale, lo scredita e suscita il profondo rifiuto dei popoli del mondo, ha osservato il ministro.

La presentazione della bozza di risoluzione è prevista per il 2 e 3 novembre e sarà la trentesima volta che la comunità internazionale voterà sulla questione, un voto che è sempre stato favorevole all’isola.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

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