13° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, relazione del Presidente uscente Marco Papacci

Print Friendly, PDF & Email

XIII Congresso dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba – Brescia 4-5-6 novembre 2022

Relazione del Presidente uscente Marco Papacci

Stimate/i

Ambasciatrice della Repubblica di Cuba, compagna Mirta Granda Averhoff

Prima Consigliera Politica dell’Ambasciata di Cuba, compagna Claudia Morgade Donato

Compagna Noemi Rabaza Fernandez, Prima Vice-Presidente dell’ICAP Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli

Compagno Rigoberto Zarza Ross Direttore Dipartimento Europa dell’ICAP

Gentili invitate e invitati

Compagne e compagni, delegate e delegati, gentili ospiti,

La storia della nostra Associazione è iniziata sessantuno fa nell’aprile 1961, immediatamente dopo lo scellerato attacco mercenario a Playa Girón, allorquando per lo sdegno e per l’insofferenza della politica imperialista degli Stati Uniti, nelle principali città italiane sorsero gruppi spontanei di solidarietà con il popolo cubano e la sua Rivoluzione.

Da quel momento, superando molte difficoltà, ricordiamo che a quel tempo non esistevano né Internet né la posta elettronica, e con l’aiuto del Partito Comunista Italiano, i gruppi hanno acquisito sempre più consistenza e, riscontrando tra loro le medesime finalità, hanno ritenuto necessario unificarsi in un’unica organizzazione. Così nacque l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.

Sessantuno anni per un’associazione organizzata e sostenuta esclusivamente con il lavoro volontario è un traguardo che poche altre realtà possono vantare. Sei decadi di soddisfazioni, ma al contempo irte di insidie e momenti difficili, nei quali abbiamo dovuto difendere a spada tratta la nostra esistenza. Ricordiamo ad esempio che agli inizi degli anni ’90 i vertici del Partito Democratico della Sinistra, nato da una chimerica e illusoria trasformazione del PCI, ne volevano lo scioglimento. Un duro attacco dal quale è stato difficile difendersi, in quanto portato da ambienti politicamente vicini alla nostra realtà (quanto vicini non lo sapremo mai). 

Se siamo qui è grazie alla sagacia delle compagne e dei compagni presenti al Congresso di Genova del 1992 i quali, unitamente al lavoro dell’allora Presidente Arnaldo Cambiaghi, hanno respinto con fermezza l’attacco, permettendo all’Associazione di ritrovare sé stessa in quanto soggetto pensante, democratico e organizzato e in grado di sviluppare sempre di più la propria solidarietà con Cuba. Erano quelli i primi tempi del período especial e, contrariamente a ciò che molti pronosticavano, noi non abbiamo mai avuto il minimo dubbio sulle capacità di tenuta e di resistenza del popolo cubano. Da allora sono trascorsi trent’anni e, pur nelle difficoltà, Cuba e il suo popolo resistono e noi con loro.

Il mio ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno preceduto in questo ruolo, Arnaldo Cambiaghi, Roberto Foresti, Sergio Marinoni e Irma Dioli, senza di loro, non avremmo mai potuto raggiungere certi traguardi.

Voglio ricordare e ringraziare oggi per il loro grande impegno e dedizione le Segretarie e i Segretari, le Dirigenti e i Dirigenti che si sono succeduti nel corso di questi 61 anni a livello nazionale e locale. Un particolare ringraziamento a tutte le iscritte e a tutti gli iscritti per l’essenziale sostegno che danno alla nostra Associazione.

In questi sei decenni l’Associazione è stata a fianco della Rivoluzione Cubana, condividendone principi e valori politici, sociali e culturali, in ogni importante istante del suo percorso, dai momenti vittoriosi a quelli più difficili come il ricordato periodo especial. Permettetemi di ricordare con un grande applauso 3 figure importanti che a livello simbolico politico e storico contribuiscono a unire con grande intensità i nostri due popoli: Gino Donè (partigiano e unico europeo a partecipare allo sbarco del Granma) – Giovanni Ardizzone (primo martire italiano in difesa di Cuba) – Fabio di Celmo (giovane vittima del terrorismo contro Cuba).

Il tempo che stiamo vivendo richiede un grande impegno. Pensiamo solamente alla situazione geopolitica che si sta delineando a livello internazionale. Da una parte la resistenza dei governi progressisti che si ribellano all’istituzionalizzazione del pensiero unico neoliberista, e che per tale ragione si ritrovano a dove vivere in un costante clima di intimidazione e allarme golpista. Dall’altra paesi se non intere aree geografiche bendisposti al ruolo di servitore di interessi reazionari e succubi della volontà egemonica dell’impero capitalista. Purtroppo l’Italia non sfugge a questo secondo gruppo. Siamo un paese felicemente assoggettato ai voleri di altri, guerre incluse, incurante dei costi che questa modalità di essere provoca ai propri cittadini. Con l’aggravante di avere recentemente eletto il governo più di destra della storia repubblicana, pieno zeppo di neofascisti nostalgici del ventennio: un governo il cui neo-ministro degli esteri non ha mai fatto segreto di detestare Cuba e la sua Rivoluzione. Ciò fa il paio con la “nuova” amministrazione USA che al momento sta riuscendo nel difficile compito di superare a destra quella che l’ha preceduta.

Attendiamoci quindi tempi cupi, prepariamoci alle nefandezze peggiori, ma attrezziamoci ai nostri massimi livelli per affrontare una lotta ideologicamente dura e senza precedenti.

Usciamo all’esterno con maggiore effettività e ricerchiamo alleanze siano esse di carattere politico, istituzionale o associativo.

CUBA E L’AMERICA LATINA   

Negli anni 70 gran parte del continente sudamericano si è trovato sotto il giogo di criminali dittature che si sono macchiate di delitti efferati.

La loro caduta fu determinata da molteplici fattori: crisi economica, sconfitte militari (Argentina), isolamento internazionale. Sono state sostituite, negli anni 80 da delle democrature, cioè da democrazie formali in cui era possibile poter scegliere i propri governi a condizione che tutti i concorrenti alle elezioni accettassero le regole imposte dagli USA e dal FMI.

In campo economico le cose continuarono come nel decennio precedente, con un aumento esponenziale della povertà e delle differenze sociali.

La resistenza popolare non è mai cessata: pensiamo alle lotte dei cocaleros boliviani, dei Sem Terra in Brasile, alla resistenza del FSLN, alla occupazione delle fabbriche dismesse in Argentina. Ma solo negli ultimi anni del secolo scorso, con la vittoria di Hugo Chavez, il pendolo ha iniziato prepotentemente ad oscillare verso sinistra.

Un cambiamento impetuoso che in pochi anni determinò la vittoria di partiti  e movimenti progressisti in Brasile (bentornato compagno Lula) , Argentina, Bolivia, Ecuador, Uruguay ecc.

Per la prima volta il continente latinoamericano rialzò la testa contro le pretese del potente vicino del nord, furono sconfitti i progetti come l’ALCA, una idea di collaborazione ad esclusivo vantaggio degli USA e penalizzante per i popoli del Sudamerica (ricordiamo tutti la celebre uscita di Chavez: ALCA, ALCA, ALCARAJO).

In quel contesto il ruolo di Cuba fu determinante.

I vari Lula, Chávez, Evo Morales, nei momenti di difficoltà trovarono in Cuba un porto sicuro per sfuggire alla persecuzione ed organizzare la resistenza democratica.

Dopo la nascita dei primi governi progressisti dell’America Latina Cuba sostenne generosamente gli sforzi di quei governi per completare l’alfabetizzazione dei loro popoli e per portare le cure sanitarie nei paesi più sperduti

Soprattutto Cuba ha fornito munizioni per ciò che Fidel ha definito la battaglia delle idee: sanità gratuita e di eccellenza, investimenti per l’istruzione e per una vita dignitosa che le ha permesso di resistere ai tentativi di cancellazione messi in campo da avversari incomparabilmente più poderosi.

Non a caso il primo atto della destra, le poche volte che ha riconquistato il potere, è sempre stato provocare il rimpatrio delle missioni con personale sanitario cubano, sottoposto a minacce per la loro incolumità.

Dal 2015 con la vittoria di Macri in Argentina, il golpe soave contro Dilma in Brasile e quello più violento perpetrato in Bolivia, la sinistra latinoamericana è sembrata arretrare e i reazionari hanno sperato di poter riportare indietro l’orologio della storia.

Tuttavia i semi del progressismo hanno germogliato dando buoni frutti.

Negli ultimi anni sono tornate a vincere le forze politiche e sociali che non si rassegnano a veder sprofondare l’America Latina nella povertà e nell’ingiustizia.

Non solo la sinistra è tornata al governo in Argentina, Bolivia e, pochi giorni fa, anche in Brasile, ma, sull’onda di gigantesche mobilitazioni popolari, è riuscita a conquistare alcune vittorie storiche: in Messico, sconfiggendo il PRI, un partito stato, con un gigantesco apparato burocratico e clientelare, in Colombia battendo la consolidata e decennale alleanza tra politici reazionari, esercito e narcotrafficanti.

I governi progressisti e i partiti che li sostengono hanno spesso posizioni diversificate su vari problemi, ma anche unità di intenti su questioni fondamentali.

Penso al mantenimento del carattere pubblico delle imprese che erogano servizi relativi ai beni comuni, alla lotta contro il narcotraffico, alla difesa delle proprie risorse minerarie ed energetiche.

Soprattutto, la sinistra della regione condivide il rifiuto della vetusta teoria Monroe e la necessità di potenziare le istituzioni di associazione e collaborazione politico-economica tra gli stati (ALBA, UNASUR, CELAC ecc.).

Un resoconto obiettivo della situazione latino americana non può tacere sul ritorno in auge di una destra fascista, che ha sostituito la più moderata destra liberale, e che propone in modo sfacciato il ritorno ai regimi criminali degli anni 70, che trova ispirazione e sostegno nella parte più reazionaria e razzista del partito repubblicano statunitense e il suo leader Trump.

Una destra fascista che usa in modo spregiudicato i rapporti con le chiese evangeliche, i rapporti con gli apparati repressivi e la criminalità organizzata.

Una destra capace di seminare odio e ostilità, di promuovere l’apologia della violenza e il culto delle armi, di inondare i social media con milioni di fake news servendosi di sofisticati programmi informatici.

Attraverso questi metodi i fascisti sono riusciti, in qualche caso, ad ottenere importanti risultati: dalla schiacciante vittoria nel referendum per la modifica della costituzione in Cile, alla stessa sorprendente tenuta di un personaggio spregevole come Bolsonaro, che solo il grande Lula poteva sconfiggere.

Un potente antidoto contro questa destra estrema, feroce e spregiudicata, è costituita dai movimenti sociali e dalle lotte popolari che continuano a pervadere l’intero continente.

In Bolivia la democrazia è stata riconquistata dal popolo organizzato, che nelle piazze e sulle barricate ha imposto la propria volontà democratica a esercito, polizia e milizie private.

In Brasile solo una forte mobilitazione popolare ha permesso a Lula di battere una gigantesca macchina del consenso basata su violenza, clientelismo, bugie, controllo capillare delle favelas da parte della criminalità organizzata.

Non tragga in inganno il risultato numericamente stretto; è stata una grande vittoria perché come ha fatto notare un arguto Lula, egli non ha dovuto affrontare solo un candidato, ma tutta la macchina dello stato, attivata per cercare di impedire la vittoria del PT.

Negli Stati in cui la sinistra ha perso le elezioni, le lotte dei movimenti popolari hanno impedito alla destra di consolidare il proprio potere, facendo strame dei diritti precedentemente conquistati.

Penso alla vicenda dell’Ecuador ed alle lotte contro l’aumento dei carburanti e ai grandi scioperi dell’Uruguay, che hanno contrastato la deregolamentazione dei diritti dei lavoratori portata avanti da Lacalle Pou.

Tuttavia molti popoli e molti governi condividono con Cuba sentimenti di reciproco rispetto e solidarietà.

Gli esempi sono molteplici e sarebbe troppo lungo elencarli tutti. Mi limito a ricordarne uno che mi pare molto significativo: nell’estate scorsa, nel pieno della peggiore ondata pandemica che Cuba abbia mai dovuto sopportare, l’Isola non disponeva delle siringhe necessarie per somministrare i preziosi vaccini da lei stessa creati. In quel frangente è intervenuto il Messico inviando oltre a materiale sanitario anche alimenti e carburante. 

Questo gesto è stato prontamente ricambiato da Cuba che ha garantito al Messico la possibilità di usufruire dei propri ottimi vaccini.

La solidarietà è la tenerezza dei popoli, dicevano i nicaraguensi negli anni 80, affrontando i contras. Lo è certamente, ma è anche una ottima arma per resistere ad un prepotente vicino.

RAPPORTO CON ICAP, AUTORITÀ CUBANE A CUBA E IN ITALIA 

Colgo con piacere l’occasione per salutare Fernando Gonzalez Llort, eroe della Repubblica di Cuba e Presidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) qui ben rappresentato ai massimi livelli dirigenziali dalla compagna Noemì Rabaza Fernandez, prima vice presidente dell’ICAP e il compagno Rigoberto Zarza Ross, responsabile dell’Europa dell’ICAP; una struttura governativa l’ICAP, referente della solidarietà mondiale con Cuba nella quale abbiamo trovato e troviamo sempre appoggio, disponibilità e collaborazione a sostegno delle nostre attività: dall’impulso e condivisione delle campagne contro il blocco, alla lotta per la liberazione dei 5 eroi prigionieri dell’impero e il ritorno del piccolo Elian, al ricevimento delle nostre delegazioni, ai progetti di cooperazione e donazioni, all’organizzazione delle Brigate di Lavoro a Caimito e dei viaggi di conoscenza.

Su invito dell’ICAP si sono realizzate nel 2018 e nel 2019 due proficue missioni a Cuba a cura della precedente Presidente Irma Dioli, accompagnata dal Vice Presidente, nelle quali oltre a partecipare attivamente a eventi pubblici e significative visite ufficiali, si sono ampliate e rafforzate importanti relazioni e rapporti con istituzioni, organismi politici e della società civile cubana.

Successivamente alla battuta di arresto determinata dalla pandemia, siamo tornati a La Habana in delegazione nel dicembre scorso.

Con l’ICAP abbiamo avuto vari incontri nei quali sono stati dibattuti diversi temi e abbiamo inoltre convenuto sulla necessità di rendere più efficace la dinamica relazionale, stabilendo ad esempio che le comunicazioni tra ICAP e ANAIC debbano avvenire a livello delle rispettive presidenze e/o suoi delegati. Quanto deciso per evitare dispersioni di informazioni su eventuali incontri in Cuba tra nostre delegazioni e rappresentanti locali, come lamentato dai vertici di ICAP.

Un rapporto quindi, mantenuto direttamente dalle rispettive direzioni nazionali per una migliore e costante conoscenza delle attività in essere tra le parti.

Nel resoconto inviato a tutti i circoli circa la missione di cui appena accennato, si possono trovare inoltre tutti gli argomenti trattati alla presenza del Presidente dell’ICAP e i suoi più diretti collaboratori, oggi qui presenti.

Nello specifico sono state affrontate tutte le questioni riguardanti l’identità, il ruolo, l’autonomia politica e operativa e l’importanza sia attuale che storica dell’Associazione. Uno scambio franco di opinioni nel quale sono state riconfermati i reciproci ruoli e responsabilità nei confronti della Rivoluzione cubana: che deve rimanere l’elemento fondamentale e di unione sul quale focalizzare ogni attività.

Dallo scambio di vedute e opinioni ne è scaturito un lusinghiero apprezzamento per l’Associazione definita la più longeva, importante ed effettiva tra tutte le organizzazioni europee. Per questo l’ICAP ritiene fondamentale che ANAIC mantenga un ruolo di guida e indirizzo nei confronti di altre organizzazioni nazionali solidali con Cuba. 

Nell’occasione sono stati illustrati i risultati delle campagne di raccolta fondi e di invio materiali e le prospettive future, sottolineando inoltre il nostro importante ruolo (unica realtà italiana) nell’organizzazione mediCuba-Europa.

Quanto al tema della solidarietà politica verso Cuba abbiamo ribadito che questo per noi rimane il caposaldo della nostra attività, fatte salve le contingenti e urgenti necessità sanitarie.

A tal proposito abbiamo riferito delle nostre attività sul campo in contrasto (vigoroso) ai tentativi di manifestare dei controrivoluzionari presenti in Italia (esaltati fuor di ogni logica dai circoscritti disordini avvenuti a nel 2021). In tali occasioni l’Associazione è sempre stata presente, da sola o con alcune realtà solidali con Cuba, anche a rischio di severe conseguenze individuali. 

È stato infine ribadito il rapporto privilegiato tra le due organizzazioni, e preso l’impegno di reciproco sostegno nel caso si verificassero situazioni di difficoltà dell’una o dell’altra parte.

Siti web, televisioni, radio e testate giornalistiche cubane mai come in questi ultimi anni hanno dato risalto al lavoro della nostra Associazione, con interviste e articoli giornalistici usciti ad un ritmo quasi settimanale.

L’Associazione ha continuato e continua a intrattenere ottime relazioni con organismi e personalità cubane con le quali abbiamo avviato un importante confronto e condivisione sui principali temi che riguardano Cuba e il suo popolo.

Storico è stato l’incontro che si è tenuto del Presidente dell’Associazione con il Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Diaz Canel. Un incontro di 45 minuti nel quale l’Associazione ha ricevuto un grande riconoscimento per il suo lavoro per il quale è stata ripetutamente ringraziata. Un incontro emozionante che ha sancito la grande considerazione che Cuba ha per noi. Ciò ci incoraggia a continuare con maggiore intensità e unità il nostro sostegno e la nostra solidarietà alla causa cubana.

CUBA

Dall’ultimo congresso di Parma del 2018, molti cambiamenti e nuovi successi sono avvenuti a Cuba, tra questi ricordiamo:

Nel 2018 Eletto Miguel Díaz- Canel Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri – Riforma Costituzionale – Inizio del servizio internet sui cellulari con relativo wifi in moltissime zone del paese – Cuba ritira i medici dal Brasile viste le minacce del presidente Bolsonaro – Uragano Michael – Le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti si aggravano e aumentano le misure per rafforzare il blocco.

Nel 2019 Aumento dei salari e misure economiche – Tornado all’Avana – rafforzamento del Blocco causa mancanza di carburante – A causa del blocco La situazione temporanea dovuta alla mancanza di carburante – Miguel Díaz-Canel viene eletto Presidente della Repubblica (incarico creato di recente e nasce il ruolo di Primo Ministro) – Muore Alicia Alonso –

Il 2019 è stato segnato dalla politica aggressiva del governo di Donald Trump nei confronti di Cuba.

Proclamazione della nuova Costituzione della Repubblica.

Nel 2020 lotta al covid 19 a Cuba

Cuba ha presentato candidati vaccini contro il COVID-19

Cuba ha resistito all’anno più costoso nella storia del blocco

La più grande organizzazione di massa di Cuba festeggia 60 anni di vita

L’Eroe della Repubblica di Cuba, Gerardo Hernández Nordelo, è stato eletto Coordinatore nazionale dei Comitati per la difesa della Rivoluzione.

I giovani cubani sostengono il lavoro della Rivoluzione in risposta alla più recente manipolazione mediatica, guidata dall’errato nome di Movimento di San Isidro, la comunità universitaria cubana ha chiarito la sua posizione di fronte a coloro che travisano, imbrattano, mentono a danno della Patria e negoziano la sua sovranità in cambio di una manciata di dollari.

Cuba dice addio ad uno dei più importanti personaggi della cultura cubana e fedele sostenitore della Rivoluzione, Eusebio Leal.

Cuba intraprende trasformazioni economiche per il bene del Paese.

La regolamentazione monetaria e valutaria a Cuba ha un carattere interdisciplinare e trasversale, comprende l’unificazione monetaria e valutaria, l’eliminazione dei sussidi eccessivi e delle gratificazioni indebite, nonché la trasformazione del reddito, e la sua attuazione è una necessità improrogabile e un passo essenziale per far avanzare la strategia del Paese.

Nel 2021 Cuba mantiene una risposta positiva a Covid-19.

Cuba è il secondo paese più vaccinato contro la Covid-19.

Cuba apre le frontiere per la ripresa economica.

8° Congresso del Partito: un punto di riferimento per il progresso e la resistenza.

Il nuovo codice della famiglia crea spazio per tutti.

Con l’arrivo della pandemia di Covid sulla scena mondiale, Cuba, un Paese la cui economia ruotava intorno al turismo, è stata seriamente colpita. Per aiutare l’economia nazionale e i suoi livelli di produttività ed efficienza, il 29 settembre 2021 sono state approvate le prime 35 Mipymes. (Micro, piccole e medie imprese) Quasi due mesi dopo, il 3 novembre, la cifra iniziale è aumentata significativamente, raggiungendo le 416 e cooperative approvate dal Ministero dell’Economia e della Pianificazione.

Denunciata la campagna sovversiva contro Cuba.

Per oltre 60 anni, i media sono stati una variabile importante nella guerra contro il governo cubano, utilizzandoli per spingere il cosiddetto cambio di regime. Tuttavia, il popolo cubano ha denunciato i piani sovversivi contro Cuba, la distorsione della realtà e l’uso di notizie e immagini false dopo i disordini dell’11 e 12 luglio.

Nel panorama attuale di questa guerra non convenzionale, esistono diverse strutture che perseguono lo stesso obiettivo: distruggere la Rivoluzione cubana attraverso meccanismi di comunicazione, la presenza di messaggi sovversivi sulle piattaforme digitali e campagne di menzogne volte a mettere in discussione la democrazia, il governo e i diritti umani a Cuba.

Si tratta di una tendenza avallata dal Rapporto della Commissione per l’Assistenza a Cuba Libera del giugno 2004, dove la promozione di progetti di stampa appare tra le principali linee d’azione sovversive nei confronti della nazione caraibica, applicate finora da tutti i governi statunitensi.

Nel 2022. Tra l’agosto 2021 e febbraio 2022 il Blocco ha causato a Cuba perdite dell’ordine di 3 miliardi e 806,5 milioni di dollari. Una cifra record per soli sette mesi.

Approvato il Codice delle Famiglie.

Sul fronte economico. Nonostante l’impatto negativo del blocco, del covid19, della guerra e della crisi economica mondiale, per il 2022 si prevede una crescita moderata del 4% del PIL. Le oltre 5.000 Mipymes. (Micro, piccole e medie imprese) approvate svolgono un ruolo fondamentale.

Sul fronte della salute. Risultati nella lotta contro il covid19. Tasso di letalità a Cuba 0,77, inferiore alla media mondiale (1,04) e alla media delle Americhe (1,59). Creazione di 5 vaccini e vaccinazione di oltre il 90% della popolazione adulta e del 97% della popolazione pediatrica, comprese le dosi di richiamo. Alla fine del 2021, l’aspettativa di vita era di 79 anni e la mortalità infantile mantiene valori sovrapponibili ai Paesi sviluppati, molto inferiori ai tassi della regione delle Americhe e dei Paesi in via di sviluppo.

Sul fronte legislativo, a settembre sono stati adottati il nuovo codice penale e il nuovo codice delle famiglie. Nel caso del codice delle famiglie, uno dei più avanzati per quanto riguarda la tutela dei diritti delle donne, dei bambini, degli anziani e della comunità LGBT+. È stato approvato da un referendum popolare, con la partecipazione del 74% degli elettori e il 66,87% di favorevoli.

A livello politico. Condanna dell’intera regione latinoamericana per l’esclusione di Cuba dal Vertice delle Americhe negli Stati Uniti. Richiesta del Presidente della Colombia affinché gli Stati Uniti rimuovano Cuba dalla Lista degli Sponsor del Terrorismo (tenendo presente che la giustificazione degli Stati Uniti per l’inclusione di Cuba nella Lista era la presenza di una delegazione dell’ELN colombiano a Cuba). Inoltre Cuba viene scelta quale sede del 22° incontro internazionale dei partiti comunisti.

Purtroppo tre eventi gravi hanno causato la perdita di vite umane e feriti oltre che ingentissimi danni: esplosione Hotel Saratoga, esplosione dei super-tancheros a Matanzas e l’abbattersi dell’uragano Ian con le provincie di Pinar del Rio, Mayabeque e Artemisia tra le più colpite. Come Segreteria Nazionale, grazie alle prerogative statutarie previste, ci siamo subito attivati con immediati contributi e attivando contestualmente delle sottoscrizioni dedicate.

30° votazione all’Assemblea Generale dell’ONU con i seguenti risultati.

185 voti contrari al blocco – 2 a favore del blocco (Stati Uniti e Israele) – 2 astenuti (Brasile e Ucraina)

IL NOSTRO CONGRESSO E LA NOSTRA ASSOCIAZIONE

A questa assise siamo arrivati con lo svolgimento di 68 congressi che hanno indicato 121 delegate e delegati. Come da programma organizzativo le commissioni pre-congressuali hanno prodotto i documenti congressuali che sono stati approvati all’unanimità dall’ultimo Comitato Direttivo Nazionale, poi inviati a tutti i circoli per una loro presentazione e approvazione nei relativi congressi di Circoli con l’aggiunta di eventuali emendamenti. Le proposte di modifica/integrazione giunte alla presidenza sono state una ventina circa. Di queste, alcune veramente interessanti e innovative, altre un po’ meno in quanto riproposizioni di vecchie discussioni ampiamente dibattute e superate nelle varie riunioni del Comitato Direttivo Nazionale.

Resta inteso che tutti gli emendamenti regolarmente presentati verranno presi in considerazione e discussi nelle apposite commissioni di questo congresso.

Situazione organizzazione e tesseramento   

È indispensabile continuare a capitalizzare l’attenzione positiva, la simpatia e il rispetto che abbiamo ottenuto come Associazione e contemporaneamente promosso a favore di Cuba.

A livello nazionale e locale abbiamo intensificato la diffusione della conoscenza della realtà cubana, in primis sulla sua sanità, la biotecnologia, i vaccini cubani anti covid e le stesse Brigate mediche.

I dati che emergono dall’ultimo Congresso a Parma, del tesseramento mostrano una avanzata in termini di iscritti. Il dato è molto positivo se pensiamo che nel frattempo abbiamo dovuto confrontarci anche con la pandemia. I margini di crescita sono ancora ampi considerando il potenziale umano di cui disponiamo e l’interesse che Cuba suscita nella nostra società.

(Alcuni dati: dal 2018 anno dell’ultimo congresso nazionale di Parma, si passa da 3.093 a 3.618 del 2021 con tendenza in crescita per il 2022).

La dinamicità dell’ANAIC e il suo importante riferimento nella società italiana si evidenzia anche con la costituzione di nuovi Circoli. Ad oggi siamo 73 in tutto il territorio nazionale.

Altri circoli sono in corso di costituzione e altri hanno fatto pervenire richiesta al nazionale

Le entrate derivate dal tesseramento e dal 5 per mille costituiscono le voci principali del nostro Bilancio annuale.

Le entrate derivanti dal 5 per mille sono state inferiori alle aspettative. I devoltori sono stati circa un migliaio, per cui due terzi degli iscritti non hanno scelto l’associazione quale destinatario. Bisogna migliorare in quanto il 5×1000 rappresenta la nostra maggiore entrata e possibilità di intervenire in progetti di cooperazione e quant’altro. Facciamo appello al congresso affinché tutti i nostri Circoli si attivino localmente sia per incrementare le nuove adesioni in termini di iscritte e iscritti e sia per allargare la base di coloro che scelgono di assegnare il loro 5×1000 all’associazione.

Vitale per la nostra Associazione è il continuo interscambio che ci deve essere tra le strutture nazionali e locali per la migliore realizzazione dei valori e degli scopi dell’associazione a partire da iniziative e attività condivise che hanno maggiore successo di riuscita. 

È indispensabile intensificare la nostra comunicazione interna, con l’ausilio anche di reti sociali. 

Iniziative e attività svolte  

A livello nazionale abbiamo intensificato la diffusione della conoscenza della realtà cubana, in primis sulla sua sanità, la biotecnologia, i vaccini cubani anti covid e le stesse Brigate mediche.

In merito alle numerose iniziative realizzate in questo quadriennio, è giusto ricordare che abbiamo dovuto sperimentare quelle da remoto per via della pandemia da Covid-19. Sono state programmate, pubblicate e realizzate circa 150 iniziative sia con la pagina fb del Nazionale che con videoconferenze.  Le iniziative hanno riguardato la politica, la sanità, la biotecnologia, l’educazione, l’economia di Cuba.  

Da segnalare l’importante svolgimento dal 24 al 28 luglio 2019 a Livorno della Prima Festa Nazionale dell’Associazione alla quale hanno contribuito diversi nostri Circoli. Fondamentali le relazioni instaurate con associazioni e organizzazioni presenti come relatori negli importanti dibattiti che hanno confermato impegni comuni.

Senza voler elencare tutte le iniziative ricordo quelle prioritarie contro il blocco:

Grande partecipazione e visibilità ha avuto nel 2019 la Campagna contro il Blocco “NO AL BLOCCO USA CONTRO CUBA”. L’Associazione è scesa in piazza in tutta Italia, con striscioni presso principali monumenti e le relative immagini sono state molto efficaci.

Fondamentale l’adesione di numerosi Circoli che si sono autoprodotti gli striscioni “No al Bloqueo Usa contro Cuba”, di cui uno utilizzato anche durante l’Incontro di solidarietà mondiale a Novembre 2019 a Cuba.

Nel 2021 grande risposta data da tutti i circoli per la campagna – #Unblock Cuba – Mettere fine alla guerra economica contro Cuba! Con immagini e video. Questa campagna europea è stata molto partecipata e ha avuto notevole visibilità. I nostri manifesti gialli hanno invaso le città e le reti sociali. Ringrazio a nome dell’Associazione: la famiglia Gregor per la sensibilità e disponibilità dimostrata nel porre a nostra disposizione grandi spazi e cartellonistica mediaticamente efficaci; gli artisti, i politici gli scrittori e tutte le persone di cultura hanno prestato la loro immagine per denunciare l’efferatezza del blocco statunitense;

la raccolta firme collegata alla Campagna contro il blocco lanciata sul sito facebook e in tutti i Circoli ha avuto un buon successo. Sono stati oltre 5000 le adesioni pervenute da cittadini, personalità pubbliche, istituzioni locali e organizzazioni politiche, sociali e culturali, per chiedere di porre fine al Blocco statunitense.

Su altri fronti:

nel mese di ottobre/dicembre 2020 a Milano e a Roma ci siamo attivati contro il Movimento San Isidro. Si è partecipato attivamente a diverse reti internazionali ed europee contro il blocco a Cuba e la nostra presenza è sempre stata garantita in ogni diretta online realizzata al riguardo.

campagna per la candidatura delle Brigate mediche cubane al Premio Nobel per la Pace. Abbiamo aderito e rilanciato le campagne in corso e promosso un coordinamento internazionale, come poi si è realizzato per rendere maggiormente efficaci i suoi obiettivi. Collaborazione con alcuni deputati e senatori che hanno inviato la propria candidatura al Nobel per le Brigate mediche.

nel 2021 abbiamo celebrato il nostro 60 anniversario. Eravamo ancora in piena pandemia ma siamo riusciti ad organizzare un evento online che ha visto la partecipazione alla diretta di centinaia di persone, compresi alcuni comprensibilmente inferociti traditori di Cuba, che hanno cercato in tutti i modi di boicottarla, senza riuscirvi. Importanti ospiti ci hanno accompagnato in quella diretta:

Fernando González eroe della Repubblica di Cuba e Presidente dell’ICAP,  il vice capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Cuba, Juan Carlos Marsan Aguilera, l’ambasciatore di Cuba in Italia, José Carlos Rodríguez, il coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione, Gerardo Hernández Nordelo; il Presidente dell’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana, Victor Dreke, il Vicepresidente dell’Associazione Nazionale degli Economisti e Contabili di Cuba, Ramón Labañino, Raúl Capote Fernández responsabile pagina esteri del quotidiano Granma tra gli altri.

Inoltre, Irma Dioli, Sergio Marinoni, il veterano scrittore e giornalista Giorgio Oldrini, la giornalista Alessandra Riccio i gruppi musicali La Banda Bassotti e The Gang.

Ricordiamo inoltre le visite di Aleida Guevara di Ana Fidelia Quirot, la visita e il magnifico lavoro realizzato con il dottor Rodolfo Arencibia, la visita della compagna Yarisledis Medina dell’ICAP, della compagna Yamila Gonzalez Ferrer e del compagno Leonardo Peréz Gallardo sulla Riforma della Costituzione, di Raul Capote e Hernando Calvo Ospina.

Abbiamo proseguito nella lotta per la restituzione del territorio della Base navale USA di Guantanamo con iniziative nostre e anche aderendo o essendo promotori di altre Campagne per la chiusura della prigione di Guantanamo come quella avviata da PeaceLink.

Siamo stati anche impegnati nelle mobilitazioni nazionali a fianco della Rivoluzione a seguito delle giornate del 11 e 12 luglio provocate da gruppi controrivoluzionari manovrati dagli Stati Uniti.

SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE CON CUBA

La nostra solidarietà nei fatti e di concerto con le autorità cubane.

A seguito della grave crisi determinatasi a causa della pandemia, e quale gratitudine per il generoso aiuto ricevuto dalle Brigate Henry Reeve in Italia, abbiamo avviato significative campagne nazionali di raccolte fondi a cui hanno contribuito la gran parte dei circoli, molti cittadine e cittadini e diverse organizzazioni. Abbiamo contribuito a sostenere:

  • L’IPK (Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourì) con dispositivi di protezione per il personale sanitario, attrezzature mediche e reagenti per la diagnosi precoce del covid-19,
  • La campagna alla Ricerca cubana lotta al COVID (Istituto Finlay)
  • La Campagna 10 milioni di siringhe per Cuba
  • La campagna Aiutiamo Cuba per l’acquisto di Medicinali e Materiale sanitario
  • Ed è proseguita la Campagna per i Farmaci Antitumorali Pediatrici già avviata nel 2009

Per un totale di fondi raccolti pari a € 319.210.000 ivi comprese le sottoscrizioni per le vittime dell’esplosione del Hotel Saratoga (10.000 €), l’incidente di Matanzas (11.000 €) ai quali aggiungiamo oggi 16.000 € per l’uragano Ian.

Per quanto riguarda le donazioni di materiale, in particolare materiale sanitario, nel 2021 abbiamo realizzato tramite il Progetto “Por un abrazo” con l’artista Pepe Lopez e in condivisione con ARCI e Timbalaye, 3 spedizioni via aerea con la compagnia Neos, per un valore complessivo di 308.000 e un container via marittima per un valore di 383,000.

A questo si sommano altri medicinali e materiali sanitari, comprensivi di due estrattori a ultrasuoni per piante medicinali, inviati in precedenza nel mese di agosto 2021, sempre con volo NEOS, insieme ad altre realtà associative e istituzionali, per un valore totale di circa 52.000 euro.

Nel febbraio 2022 abbiamo inviato un ulteriore container via per un valore di € 622.000 di materiali sanitari.

In sintesi le donazioni in materiale medico e sanitario per un valore di circa 1.365.000 € al quale vanno aggiunte le somme delle raccolte fondi che portano a un totale complessivo di 1 milione 684 mila 210 euro.

Questi importanti risultati conseguiti grazie anche alla generosità di alcuni enti ospedalieri e imprese cinesi in Italia, (che cogliamo l’occasione di ringraziare) sono molto significativi e di cui andare fieri per un’Associazione di compagne e compagni che si impegnano volontariamente a tutti i livelli per Cuba. Sono cifre che parlano da sole e danno il segno della capacità di mobilitazione di cui la nostra organizzazione dispone. Quando si lavora assieme, con finalità condivise e chiari obiettivi e responsabilità i risultati sono sostanziosi e immediatamente utilizzabili.

Riteniamo di fondamentale importanza partecipare a Bandi e Cooperazione perché ci permetterà di fare un salto di qualità rispetto al passato. Abbiamo compagne e compagni all’altezza di supportare l’ANAIC, in questo settore vitale.

LA COMUNICAZIONE

La politica aggressiva degli USA contro Cuba si manifesta da sempre, oltre che sul piano economico, commerciale e finanziario, attraverso una vera e propria guerra mediatica. Lo sviluppo di nuove tecnologie comunicative ha costituito il supporto ideale per queste forme di aggressioni mediatiche, che si evidenziano anche in Italia: il sito www.italiacuba.it è stato oggetto, in 38 mesi dalla sua nascita, di 6.074 tentativi di blocco e di attacchi hacker, che siamo riusciti ad arrestare. Facebook Nazionale subisce ciclicamente attacchi di ogni natura da parte dei “gusanos”. Minacce sono state lanciate contro i Presidenti Nazionali in carica in questi 4 anni, sia sui loro profili personali che nella rete in generale.

Ma anche la nostra capacità di risposta a questi attacchi è cresciuta negli ultimi anni. Accanto alla rivista trimestrale El Moncada, giunta alla sua 30^ edizione, che rappresenta un valido strumento di approfondimento e aggiornamento, possiamo contare su un sito web, completamente rinnovato e molto frequentato e su una pagina Facebook che registrano un grande successo in termini di adesioni e condivisioni. Così come per il gruppo privato Facebook dell’ANAIC.

L’Associazione è inoltre presente costantemente su Twitter, ha due canali video in YouTube e uno in Vimeo e settimanalmente viene trasmessa una rassegna stampa delle notizie più importanti dell’Agenzia Prensa Latina: sono tutti strumenti gestiti in forma gratuita e volontaria da compagne e compagni che ringraziamo.

Nel complesso, nonostante la scarsità di risorse finanziarie e il ridotto personale volontario, la comunicazione dell’Associazione registra un buon livello, tuttavia le nostre potenzialità e aspettative sono sicuramente superiori a quelle attualmente espresse.

Per questo la Commissione Comunicazione, anche a seguito dei risultati emersi dal Censimento sullo stato attuale interno di questo settore, ha tracciato alcune proposte racchiuse all’interno di un Piano della Comunicazione, per il rilancio e l’adeguamento alla nuova realtà virtuale/multimediale.  L’obiettivo principale è quello di sfruttare al massimo le occasioni “offerte” dal potere mediatico, a partire da una migliore organizzazione interna come la individuazione in ogni Circolo di un responsabile comunicazione.

Indispensabile contrastare ed essere adeguati allo scontro mediatico in atto contro Cuba. Una proposta in tal senso è la creazione in forma stabile di un gruppo della Comunicazione e informazione che insieme agli attuali curatori/referenti raccolgano nuove energie tra le iscritte e gli iscritti, coordinato con la Presidenza e la Segreteria Nazionale.

LE BRIGATE MEDICHE IN ITALIA

RIVENDICHIAMO CON ORGOGLIO IL LORO ARRIVO DI IN ITALIA. SE NON FOSSE STATO PER LA LETTERA SCRITTA AL MINISTRO DELLA SALUTE, DALL’ALLORA PRESIDENTE IRMA DIOLI, CONDIVISA CON LA SEGRETERIA NAZIONALE, PROBABILMENTE NULLA SI SAREBBE MOSSO.

L’arrivo delle Brigate mediche Henry Reeve ha costituito un fatto storico epocale che rimarrà sempre e così tanto nella memoria collettiva che, nessuna delle critiche strumentali nei loro confronti, riuscirà mai a offuscare il loro grande esempio di solidarietà, fratellanza e di umanità verso il popolo italiano, in un momento in cui i cosiddetti paesi occidentali si guardavano bene dall’aiutarsi, immersi con sono nel loro egoistico concetto di interesse privato. E’ del tutto pleonastico sottolineare come l’evento abbia contribuito al riconoscimento e ad accrescere la stima verso la nostra Associazione.

Da qui una crescita e un rafforzamento della nostra Associazione nell’immaginario collettivo che ci ha identificati quali ideatori, promotori, amplificatori e accompagnatori delle Brigate Henry Reeve, anche contro alcuni maldestri tentativi di sminuire il ruolo della nostra associazione. In questo frangente abbiamo visto considerevolmente aumentati gli accessi al sito e alla pagina Facebook, impegnata in una sorta di diretta informativa sulla presenza delle brigate in Italia. I dati ci informano che l’articolo in assoluto più letto sul nostro sito è quello della “Lettera Aperta al Ministro della Salute Roberto Speranza sul possibile uso della medicina cubana contro il Covid-19” (33.104 visite), seguito da “L’arrivo a fiumicino della Brigata medica Cubana “Henry Reeve” (30.644 visite).

Lo stesso dicasi per la pagina Facebook nazionale e le altre reti sociali. Il famoso video realizzato il 22 marzo 2020 da due iscritti all’Associazione che si trovavano in aeroporto a La Habana alla partenza dei 52 medici, ha avuto sulla pagina facebook. E nei canali video circa 3 milioni di visualizzazioni.

Naturalmente questo disinteressato e generoso aiuto ricevuto dall’Italia da un Paese del terzo mondo non poteva non esercitare sugli opulenti benpensanti del primo mondo un senso di inadeguatezza e di conseguenza scatenare i più bassi istinti reazionari, ben espressi attraverso i loro prezzolati portaborse della stampa, fatti di attacchi al governo rivoluzionario di Cuba e ai suoi leader. Senza dire, per altro, che i sanitari cubani che hanno operato in Italia, operano da anni in ogni angolo del mondo e sono veri messaggeri di pace. 

La Collaborazione che la sanità cubana ha offerto all’Italia ha avuto anche il merito di far riflettere la nostra opinione pubblica su un diverso modello di sanità. Una sanità pubblica, inclusiva e territoriale, citata quale esempio dalla stessa OMS che ha aperto gli occhi di molti sul diritto alla salute, all’assistenza gratuita e universale per tutti, quale via per la costruzione di una società democratica.

Anche a seguito di tutto ciò a Crema è nato un Circolo dedicato alla Brigata Henry Reeve e proprio un anno fa è stato intitolato a loro il Piazzale dell’ospedale da campo in cui avevano operato i professionisti cubani insieme ai medici italiani.

Proprio a Crema si è tenuto pochi giorni fa un importante incontro organizzato dal nostro Circolo, dove i due Capi brigata (in Italia con una troupe di Naturaleza Secreta per realizzare un documentario) assieme alla Sindaca Stefania Bonaldi sono stata omaggiati della medaglia dei 60 anni e della tessera onoraria della nostra Associazione. Ringrazio la Sindaca Stefania Bonaldi che ci onorerà della sua presenza per un saluto al nostro Congresso.

È necessario continuare a fare tesoro di questa indimenticabile esperienza e mantenerla viva nel futuro, proprio per l’impatto positivo che ha avuto a partire dalle comunità di Crema e Torino, su tutto il territorio nazionale.

Saremo sempre riconoscenti alle brigate mediche e al governo e al popolo cubano.

Vogliamo ricordare che durante la seconda ondata del Covid e in merito alle difficoltà dovute alle carenze di personale medico e infermieristico presenti nelle strutture italiane, l’Associazione ha proposto alle Regioni di verificare la possibilità di avvalersi di una collaborazione medica cubana. Alcune Regioni hanno risposto immediatamente attivandosi, per nostro tramite, con l’Ambasciata di Cuba. A breve arriverà in Calabria una piccola parte dei circa 500 professionisti esperti della salute a sostegno della sanità calabrese.

L’ASSOCIAZIONE QUALE ENTE DEL TERZO SETTORE (D. Lgs. 117 del 03/07/2017)

L’applicazione del Codice del Terzo Settore ha comportato per l’Associazione un grande impegno per adeguarsi nei vari livelli, ai contenuti normativi previsti dal D. Lgs 117/2017.

Conseguentemente abbiamo provveduto ad uniformarci alle nuove norme, a partire dall’adeguamento dello Statuto dell’Associazione Nazionale. Abbiamo inoltre predisposto un formato standard di Statuto per i Circoli per uniformare la richiesta di iscrizione ai RUNTS (Registro unico del terzo settore) di riferimento.

Fondamentale in questo complesso passaggio è stato il supporto del compagno Lillia coadiuvato dallo Studio Lillia con la collaborazione del nostro compianto e stimatissimo Amministratore e compagno Sergio Giust.

Le modifiche statutarie, derivanti dall’adeguamento al citato D. Lgs 117 hanno impegnato il CDN, il Comitato di garanzia e il collegio dei Sindaci revisori per diverse sedute alle quali hanno partecipato anche le/i Dirigenti dei circoli e dei Coordinatori Regionali.

Data la complessità della materia abbiamo svolto due lezioni on line di approfondimento, sulla normativa, gli adempimenti, le opportunità, le modalità per l’iscrizione al RUNTS e la predisposizione dei bilanci, con l’importante contributo di esperti del CSV di Milano.

Per ultimo, vista la aleatorietà evolutiva della disciplina si auspicano ulteriori aggiornamenti anche per supportare i circoli nella complessa transizione al RUNTS.

SULLA POLITICA DELL’ASSOCIAZIONE

Naturalmente l’elemento politico è e deve rimanere l’asse portante della nostra azione. È la nostra vera forza d’urto: l’unica in grado di giocare una partita simmetrica con i nemici di Cuba nel campo dell’informazione.

L’emergenza di oggi per le associazioni che lottano per sostenere la Rivoluzione cubana non è l’economia dell’Isola.  Intendiamoci, è vero che l’economia cubana si trova in seria difficoltà, ma siamo onesti, possiamo veramente pensare che con le nostre limitatissime risorse si possa anche solo lontanamente incidere sul livello di vita della popolazione cubana?

È vero, durante la pandemia siamo stati in grado, assieme a MediCubaEuropa di cui siamo parte costitutiva e gestionale, di appoggiare gli sforzi della sanità cubana in maniera apprezzabile, ma incidere sull’economia è altra cosa. Ciò non vuol dire disimpegnarsi da quella che definiamo solidarietà materiale, che nei limiti delle nostre possibilità continueremo a fare, ma significa che dobbiamo raddoppiare la nostra azione in fatto di solidarietà politica. Significa ottimizzare le nostre potenzialità per una cosa di cui Cuba ha bisogno. Le macro questioni economiche, che per loro natura necessitano di ingenti capitali e grandi quantità di materiali (materie prime, prodotti, tecnologie ecc.) lasciamole a chi può disporne: governi, investitori esteri, joint venture con importanti compagnie internazionali e così via. È illusorio pensare che micro-organizzazioni con poche disponibilità economiche possano incidere in maniera percepibile sull’economia cubana. Al massimo, e se saremo bravi, potremmo far convergere alcuni interessi su progetti di cooperazione e sviluppo. Altre strade sono dei romantici miraggi di opaca utilità che portano in vicoli ciechi.  

In ambito politico si che abbiamo la possibilità di incidere considerevolmente. Perciò dobbiamo investire sulla nostra vera ricchezza, che sono i nostri iscritti, con le loro conoscenze, le loro abilità e la loro motivazione a lottare per gli scopi dell’Associazione.

Iniziamo fin da subito a ricercare collaborazioni, facciamolo ora con i nostri gentili ospiti. Oggi abbiamo l’onore e possiamo godere del piacere della presenza della Sig.ra Ambasciatrice di Cuba in Italia. Mirta Granda Averhoff. Porgiamo un affettuoso saluto alla rappresentante del Governo cubano in Italia.

Dopo alcuni anni di difficili rapporti tra la nostra Associazione e la precedente missione diplomatica in Italia riviviamo oggi una nuova normalità, fatta di rispetto, correttezza e collaborazione, che meglio si addice ai rispettivi ruoli e agli scopi che entrambi ci prefiggiamo.

Non è stato facile superare quel periodo del tutto al di fuori della logica. Ci siamo riusciti grazie alla coesione, all’unità, al senso di responsabilità e, se me lo concedete grazie alla pazienza.

Ci siamo riusciti anche grazie all’attiva partecipazione ed al sostegno della grande maggioranza dei nostri circoli. Per questo proponiamo a tutti i circoli un rinnovato patto di reciproca solidarietà e mutuo riconoscimento.

Ai circoli, a ciascun volontario chiediamo di assumere ed applicare con rigore gli indirizzi e le indicazioni politiche del Direttivo e della Segreteria Nazionale, strumento indispensabile per rafforzare e rendere più efficace la nostra solidarietà con Cuba; la Segreteria si impegna a raccogliere, valorizzare e sistematizzare le indicazioni, gli stimoli che provengono dalla base.

Massimizziamo l’unità e combattiamo i personalismi.

In questi quattro anni non sono mancati contrasti con qualche circolo. Spesso si è trattato di dissidi con singole persone che ritenevano di poter parlare a nome di tutta la struttura e che hanno rischiato di causare danni alla nostra attività; amiamo spesso ripetere la frase del CHE: “da soli non siamo nulla” un insegnamento che troppo spesso rimane lettera morta.  

Dobbiamo porre rimedio a tutto ciò. Non abbiamo assolutamente bisogno di contrasti artificiosi, vista la difficile congiuntura politica e organizzativa che stiamo vivendo. 

Siamo convinti che questo sia il modo corretto per fare solidarietà: la piena e totale estraneità ad interessi diversi alla solidarietà con Cuba, il suo Popolo e la sua Rivoluzione, interessi che portano inevitabilmente a snaturare la nostra stessa ragion d’essere.

Rinviamo al mittente il becero tentativo di strumentalizzare la nostra Associazione per interessi mercantili, sfruttando la solidarietà per favorire il proprio business e usando il prestigio della nostra Organizzazione come grimaldello per aprire porte altrimenti irrimediabilmente chiuse.

Non si tratta di un capriccio o di una posizione preconcetta ma della assoluta necessità di tutelare il nostro carattere di APS, in quanto veste giuridica più efficace al conseguimento dei nostri obiettivi.

L’unità è la misura della nostra forza. È un concetto che deve essere parte integrante di ogni singolo appartenente all’Associazione. Seguiamo le parole e l’esempio di Fidel che nei suoi discorsi e nel suo agire ha sempre identificato l’unità come la base su cui costruire ogni cosa.

Dimostriamo nei fatti il rispetto per il collettivo di compagne e compagni che ogni giorno partecipa all’azione solidale con Cuba, senza ambizioni personali o interessi di altra natura.

Solo con comportamenti non divisivi, in coerenza con la connaturata compattezza della nostra Associazione. potremo dimostrare loro che vale la pena aderire e lottare. 

Per concludere un richiamo al senso di appartenenza. Crediamoci nell’Associazione. Lavoriamo per portare il nostro contributo al sogno rivoluzionario cubano, che non è patrimonio solo di Cuba ma appartiene a tutti quelli che credono nella solidarietà, nella giustizia sociale, nel socialismo. Sosteniamo la nostra aspirazione, combattiamo contro la criminale prepotenza del blocco; appoggiamo politicamente e materialmente la resistenza del popolo cubano; intensifichiamo le iniziative e le collaborazioni con altre realtà e con le istituzioni solidali con Cuba; diffondiamo le ragioni di Cuba che sono tante e giuste. Siamo certi che in questo modo potremo contare sull’appoggio di molti soggetti istituzionali e non, cubani e non.

Non disperdiamo le preziose energie di cui disponiamo per affermare singole prese di posizione; assumiamo la collegialità quale criterio per qualsiasi decisione; uniamo le nostre forze e indirizziamo i nostri sforzi in direzione del nostro incontrovertibile fine ultimo: Cuba e la sua Rivoluzione. 

Per ultimo l’augurio di buon lavoro al presente consesso, che dovrà dar vita ad un nuovo gruppo dirigente che sia all’altezza dei compiti da affrontare per l’implementazione delle proposte che emergeranno nella discussione congressuale.  

Viva la solidarietà tra i popoli

Viva l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

Viva Cuba libre!

Hasta la victoria siempre, venceremos

Muy amable al escucharme

La vignetta di Vauro dedicata al nostro #XIIICongresso! #ANAIC #ItaliaCuba

Potrebbero interessarti anche...