Negare il blocco a Cuba… per giustificarlo
Sulla questione del blocco statunitense contro Cuba, presentare la parte come il tutto è la principale tattica di manipolazione della controrivoluzione cubana sulle reti sociali. Coloro che non hanno il coraggio di riconoscere che sostengono il blocco contro il loro stesso popolo affinché un giorno, stufo delle difficoltà, si rivolti in massa contro il governo rivoluzionario.
Cuba ha scambi commerciali con alcuni Paesi, quindi – ci dicono – il blocco non esiste; Cuba acquista alcuni prodotti molto specifici su licenza negli Stati Uniti, quindi – ci assicurano – il blocco è solo una storia. Il popolo cubano non sta morendo, perché respira: è stato dimostrato che nessuno gli toglie l’ossigeno! Ma, a parte tutte le menzogne e le vili tattiche negazioniste, l’impatto del blocco su undici milioni di esseri umani è brutale. E coloro che lo negano sono anche responsabili di questo crimine contro l’umanità.
Oggi nel nostro programma abbiamo Tadeo Tápanes, storico e poeta di Trinidad (Cuba), residente in Europa, che ci propone due interventi su cosa è e cosa significa il blocco. È l’inizio di una collaborazione che continuerà nelle prossime edizioni de “El Batazo”.
Blocco contro Cuba: negazionismo, parole rubate e post-verità
Abitazioni e trasporti: quali investimenti si potrebbero fare a Cuba con le entrate perse a causa del blocco statunitense?
Fonte: Cubainformación
Traduzione: italiacuba.it