Cuba contro l’Alzheimer: nuove sfide e apporti
Il Presidente Díaz-Canel aveva definito quanto accaduto lunedì 27 come “una nuova sfida e un nuovo contributo della scienza cubana”: l’avvio a Cuba, promosso dal Centro di Immunologia Molecolare (CIM), della sperimentazione clinica di fase III per valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco neuroprotettivo NeuralCIM® (nome commerciale della molecola NeuroEPO) in pazienti con Alzheimer lieve o moderato. Si tratta indubbiamente di un evento che potrebbe segnare, per questo Paese e per il mondo, un prima e un dopo nel trattamento di questa terribile malattia, la causa più comune di demenza, che affligge i dementi di tutto il mondo.
Senza dubbio si tratta di un evento che potrebbe segnare, per questo Paese e per il mondo, un prima e un dopo nel trattamento di questa terribile malattia, la causa più comune di demenza, che colpisce circa 55 milioni di persone a livello globale e che potrebbe più che raddoppiare entro il 2040.
In questa grande isola delle Antille, negli ultimi due decenni è stata osservata una prevalenza di demenza del 10,2% tra le persone di età pari o superiore a 65 anni, il 60% delle quali affette dal morbo di Alzheimer. Oggi, l’1,3% della popolazione cubana (circa 160.000 persone) soffre di demenza, secondo Juan Llibre Rodríguez, PhD, presidente della Sezione Alzheimer di Cuba.
Si tratta di una malattia che coinvolge i Paesi con un’elevata aspettativa di vita – come il caso cubano – poiché l’età è il principale fattore di rischio non modificabile, ha aggiunto l’esperto.
Epidemia del XXI secolo
Studi recenti confermano che la malattia di Alzheimer rappresenta tra il 50 e il 60% dei casi di demenza nel mondo. Comprende le cosiddette sindromi progressive che causano la compromissione di diverse funzioni cerebrali: memoria, pensiero, riconoscimento, linguaggio e pianificazione.
La malattia può essere così grave da interferire con la vita sociale e familiare, con ampie conseguenze per chi se ne prende cura.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proclamato il 21 settembre come Giornata Mondiale dell’Alzheimer nel 1994, ma in considerazione delle conseguenze di questa malattia e della sua forte crescita, nel 2012 l’Alzheimer’s Disease International (ADI) ha deciso di creare il Mese Mondiale dell’Alzheimer, il cui scopo è ricordare che la malattia si sta manifestando sempre più spesso in un numero maggiore di persone, per cui è necessario porre l’accento sulla sua prevenzione e individuazione prima che si manifesti con tutti i suoi sintomi.
Affrontare la nuova sfida
Gli esperti del CIM hanno riferito che questa nuova sfida a Cuba consiste in due studi clinici con NeuralCIM®. Uno all’Avana dal titolo “Valutazione dell’efficacia e della sicurezza della somministrazione di NeuralCIM®/NeuralCIM®-Donepezil vs. Donepezil in pazienti con malattia di Alzheimer lieve-moderata”; e l’altro, nel resto del Paese, incentrato sulla “Valutazione dell’efficacia e della sicurezza della somministrazione nasale di NeuralCIM in pazienti con fenotipo di malattia di Alzheimer lieve-moderata con variante amnesica”.
In entrambi i casi, il Donepezil viene preso come riferimento per essere il farmaco approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per l’uso internazionale nella demenza di Alzheimer.
All’Avana, le consultazioni per la classificazione inizieranno a includere 413 pazienti, che saranno diagnosticati da un punto di vista clinico e molecolare, mentre nel resto del Paese il processo riguarderà 1.456 pazienti, che saranno diagnosticati solo da un punto di vista clinico perché non sono disponibili le attrezzature tecnologiche necessarie per i test molecolari.
Lo ha dichiarato Leslie Pérez Ruiz, dottoressa in Scienze e specialista del CIM, promotore clinico della sperimentazione NeuralCIM®, che ha affermato che la sperimentazione clinica di fase III nelle province è già iniziata con l’inclusione di alcuni siti e ha avuto il suo workshop di avvio il 20 gennaio, che si è tenuto nella capitale il 24 febbraio.
La candidatura di Cuba per il farmaco NeuralCIM
La corsa alla ricerca di un farmaco in grado di controllare la malattia, o di prolungarne i sintomi nel tempo, dura da più di un secolo: da quando la malattia è stata descritta per la prima volta, gli scienziati non hanno smesso di indagarne le cause e i possibili trattamenti.
Cuba si è unita a questa necessaria ricerca, guidata anche dai suoi sforzi verso l’indipendenza tecnologica, che ha già dato risultati sostanziali, come i vaccini creati per combattere la Covid-19.
Nel marzo dello scorso anno, NeuralCIM® ha ottenuto la registrazione sanitaria condizionata da parte dell’agenzia regolatoria (Cecmed) per la malattia di Alzheimer da lieve a moderata.
E alla fine del 2021, in occasione di un incontro tra Díaz-Canel ed esperti e scienziati della Sanità Pubblica, sono stati presentati i risultati incoraggianti di uno studio sulla formulazione nasale di NeuroEpo.
La dottoressa Saily Sosa Pérez, ricercatrice principale dello studio clinico, ha affermato che siamo in presenza di una conquista della scienza cubana che permetterà di trattare, con uno dei nostri prodotti, una malattia traumatica, sia per i pazienti che per le loro famiglie, e soprattutto per i loro assistenti, perché fino a quel momento aveva trascorso 27 anni a curare pazienti con Alzheimer, senza mai osservare alcun miglioramento in loro, ma piuttosto che peggioravano lentamente e progressivamente.
La studiosa aveva poi commentato che al mondo esistono solo sei farmaci per alleviare gli effetti della malattia, tutti estremamente costosi (il trattamento per un anno può superare gli 80.000 dollari). NeuroEpo, ha detto, ci darà la sovranità, l’indipendenza, per curare i nostri pazienti e anche altri pazienti nel mondo.
Con questa sperimentazione, questo desiderio diventa sempre più vicino.
Fonte: CubaSi
Traduzione: italiacuba.it
grandissima stima e grande ammirazione per Cuba riguardo il ritrovato del farmaco NeuralCim .