“Il blocco statunitense è un attacco massiccio ai diritti umani del popolo cubano, non al governo”

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Abbiamo parlato con Maite Mola, Segretario per le Relazioni Internazionali del PIE (Partito della Sinistra Europea), un’organizzazione che riunisce più di 40 partiti di sinistra di tutta Europa, oltre a quelli che compongono l’Unione Europea.

Egli racconta gli ultimi tre viaggi a Cuba delle delegazioni del PIE, che si sono concentrate sulla raccolta di informazioni sulle trasformazioni in atto nell’isola e sulla conoscenza della grave situazione economica del popolo cubano, al fine di sviluppare successivamente iniziative di solidarietà. In questo senso, Mola sottolinea che, oltre a convogliare donazioni e progetti di sostegno materiale, cosa che dovrebbe continuare a essere fatta, il movimento di solidarietà e le organizzazioni politiche europee dovrebbero concentrarsi sull’attrazione di investimenti per l’isola, compresi quelli di piccole e medie dimensioni.

Rifiuta l’inclusione di Cuba nella lista dei “Paesi terroristi” del Dipartimento di Stato, che implica ulteriori sanzioni finanziarie e commerciali contro l’isola, e si chiede: “Chi decide quale Paese è o non è un Paese ‘terrorista’? In ogni caso, sottolinea che “il blocco di Cuba è un attacco massiccio ai diritti umani del popolo cubano, non del governo” e che il fatto che Cuba resista è molto grave per gli Stati Uniti, data l’esistenza di un Paese governato dai comunisti a cinque minuti dalle sue coste.

Parla anche del nuovo ciclo progressista nei governi latinoamericani e sottolinea il ruolo del Messico. “AMLO è un grande internazionalista”, sottolinea, che “dal minuto zero ha chiesto il rispetto di Cuba e del Venezuela”, nella tradizione del Messico come Paese di pace e accoglienza, che “non è una novità” nella sua storia.

Fonte: Cubainformación

Traduzione: italiacuba.it

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