Cuba vince la causa di Londra contro il fondo avvoltoio

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La sentenza conferma l’approccio adottato dalla parte cubana durante il procedimento e respinge la richiesta di risarcimento del CRF nei confronti dello Stato cubano.

Nell’udienza tenutasi martedì 4 aprile (08.45 ora di Londra) presso la High Court of England and Wales, il giudice Sara Cockerill ha notificato agli avvocati delle parti la sentenza relativa alla causa intentata dal fondo avvoltoio CRF I Limited contro la Repubblica di Cuba e il Banco Nacional de Cuba (BNC).

La sentenza conferma l’approccio mantenuto dalla parte cubana durante il processo e respinge la richiesta di CRF contro lo Stato cubano. La sentenza conferma che le irregolarità commesse dai funzionari del BNC, oggetto prima di un’indagine penale e poi di una sentenza giudiziaria, sono state un motivo ragionevole per cui il governo cubano ha negato il proprio consenso alla cessione del debito a favore del CRF. Il documento afferma, come sostenuto dalla Repubblica di Cuba, che la BNC non ha alcuna capacità o autorità legale per rappresentare il Paese.

Ciò sancisce che la CRF è estranea agli strumenti finanziari che ha rivendicato nei confronti di Cuba e non aveva alcun diritto di stabilire il credito a Londra; la Repubblica di Cuba è quindi immune dalla giurisdizione inglese e non ha alcun obbligo di rispondere con i suoi beni a questa richiesta.

Come spiegato in precedenza, l’oggetto centrale del procedimento giudiziario era stabilire se il tribunale inglese fosse competente a esaminare la richiesta di CRF in quanto creditore di BNC e della Repubblica di Cuba.

Secondo la sentenza notificata questa mattina, CRF non è un creditore dello Stato cubano, il che significa che la Repubblica di Cuba è fuori dalla causa. D’ora in poi, il processo continuerà solo contro il Banco Nacional de Cuba, che avrà il diritto di stabilire i crediti consentiti dalla legge inglese.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it

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