I lavoratori cubani celebrano il Primo Maggio e preparano le mobilitazioni

Print Friendly, PDF & Email

Sebbene le condizioni meteorologiche previste per oggi abbiano portato al rinvio delle mobilitazioni organizzate nelle principali piazze dei comuni del Paese, i lavoratori cubani stanno celebrando la loro Giornata internazionale con diverse azioni.

Le forti piogge registrate il giorno prima in diverse regioni dell’isola e la possibilità di forti precipitazioni anche questo lunedì hanno fatto sì che la Centrale dei Lavoratori Cubani (CTC) decidesse di rinviare queste mobilitazioni al prossimo 5 maggio.

Tuttavia, nei luoghi in cui il tempo lo permette, le attività culturali e festive che vengono sempre preparate per la giornata si svolgeranno in questo giorno.

Le celebrazioni del Primo Maggio di quest’anno hanno già avuto un tono diverso, poiché il Paese si trovava nel mezzo di una grave crisi di approvvigionamento di carburante, e la CTC ha preso la misura di non organizzare grandi raduni, come quelli abituali nella Piazza della Rivoluzione José Martí dell’Avana. Tuttavia, sono state mantenute le giornate di volontariato, gli appelli produttivi per le attività agricole, la consegna di decorazioni e riconoscimenti, nonché gli incontri con i rappresentanti del movimento operaio internazionale in visita all’isola.

Più di mille ospiti stranieri si trovano nella nazione caraibica per partecipare al programma organizzato per la Giornata Internazionale dei Lavoratori e dal 26 aprile hanno partecipato a incontri teorici, dialoghi con i lavoratori cubani, visite ai luoghi di lavoro e ai quartieri in trasformazione.

Domani si terrà l’Incontro internazionale di solidarietà con Cuba e l’antimperialismo a 200 anni dalla Dottrina Monroe.

Uno dei temi centrali dell’incontro sarà la lotta contro il blocco economico degli Stati Uniti e la richiesta di rimuovere l’isola dalla lista dei Paesi presunti sponsor del terrorismo.

La CTC si sta già preparando per le sfilate del 5 maggio, poiché secondo il presidente cubano Miguel Díaz-Canel, la celebrazione non è stata cancellata, ma posticipata, e tutti sono ancora chiamati “a mettere mani e cuore nella Patria”.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

Potrebbero interessarti anche...