L’obiettivo è tagliare tutti i finanziamenti a Cuba

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Per continuare a seguire la direttiva yankee di demonizzare la Rivoluzione cubana, i parlamentari europei al loro servizio continuano nei loro falliti tentativi di rompere il Dialogo e di tagliare i finanziamenti che l’Unione Europea offre alle organizzazioni non governative, nel tentativo disumano di soffocare il popolo cubano.

Recentemente, il parlamentare svedese Björn Söder ha chiesto all’Unione Europea di ritirare questi aiuti, con l’argomentazione di “finanziare organizzazioni politiche a Cuba che rispondono direttamente al regime al potere”, fatto pubblicato dal Diario Las Américas, sulla base delle dichiarazioni del Ministro del Commercio svedese, Johan Forssell, che assicura che “i fondi stanziati a Cuba non rispettano l’accordo che la dittatura dell’Avana ha firmato con l’UE”.

La Svezia presiederà l’Unione Europea dal gennaio 2023.

Pretesti inventati per impedire che il denaro arrivi sull’isola e per stringere ancora di più il collo dei cubani.

Le organizzazioni prese di mira sono la Federazione delle Donne Cubane (FMC) e l’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori (ANAP), destinatarie di fondi per vari progetti sociali, ma gli svedesi dicono che i loro membri partecipano ad atti a favore del governo e ad altre stupidaggini delle tante inventate dagli yankee.

Questi svedesi conoscono il lavoro socialmente utile che queste organizzazioni svolgono tra la popolazione cubana?

A riprova del fatto che si tratta di una campagna orchestrata dagli Stati Uniti con l’appoggio della Svezia, sono le argomentazioni espresse dall’alto rappresentante della delegazione svedese presso l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), che ha cinicamente dichiarato: “È inaudito come il cibo che l’isola riceve dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il governo cubano lo utilizzi come strumento politico e spesso lo venda alla popolazione”.

Non sanno più quale bugia inventare per danneggiare l’immagine di Cuba, nella frustrazione che 64 anni di crociate giornalistiche, invasioni mercenarie, atti terroristici, complotti omicidi, creazione di gruppi controrivoluzionari, guerra economica, finanziaria e commerciale, non abbiano diminuito il sostegno della maggioranza al processo socialista che stanno cercando di far fallire.

Un documento segreto della CIA spiega chiaramente la politica statunitense:

“L’obiettivo principale dei programmi occulti contro Castro è quello di completare l’isolamento economico, politico e psicologico di Cuba dall’America Latina e dal mondo libero… Queste misure sono state in gran parte responsabili delle attuali difficoltà economiche di Castro, ma potrebbero essere adottate nuove ed efficaci misure di guerra economica”.

Approfittando del fatto che Björn Söder è attualmente a capo della delegazione svedese presso l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), gli è stato assegnato il compito di tagliare il più possibile i finanziamenti a Cuba, e per questo motivo ha attaccato anche i finanziamenti forniti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), con la stupida argomentazione che “il cibo che il governo cubano riceve è usato come strumento politico e spesso viene venduto alla popolazione”.

L’obiettivo è ovvio: affamare il popolo e poi accusare la Rivoluzione di essere uno “Stato fallito”.

Chi è sano di mente può accettare questi argomenti inventati e diretti contro la popolazione cubana?

Ben diverse sono le dichiarazioni delle rappresentanze a Cuba dell’UNESCO, della FAO e di altre organizzazioni delle Nazioni Unite che conoscono le prestazioni del governo cubano nel benessere del popolo e gli effetti negativi di questa crudele e disumana guerra economica, commerciale e finanziaria che gli yankee stanno conducendo contro i cubani, basata sulla matassa di leggi in vigore dal 1962.

Smettete di ingannare il mondo e riconoscete che non è il sistema socialista il principale responsabile della situazione economica di Cuba, ma la politica yankee basata sulle sue leggi, come ad esempio:

La legge sul commercio (Trading with the Enemy Act del 1917), sezione 5.b; Legge sulla cooperazione internazionale del 1961, sezione 620.a; i regolamenti sul controllo dei beni cubani del 1963; la legge sulla democrazia a Cuba del 1992, nota anche come legge Torricelli; Legge per la libertà e la solidarietà democratica cubane del 1996 (legge Helms-Burton); legge sulle sanzioni commerciali e l’aumento del commercio del 2000.

Inoltre, le 240 sanzioni aggiuntive imposte da Donald Trump rendono la vita molto difficile ai cubani.

Björn Söder vuole anche che l’Unione europea elimini gli aiuti che invia a Cuba per la ricostruzione dei siti storici effettuata dall’Ufficio dello storico della città dell’Avana, poiché l’obiettivo è che non un solo euro raggiunga l’isola.

Argomenti che vanno dal confronto con gli atti di disordine e vandalismo dell’11 luglio 2021 ai processi ai responsabili.

Queste domande vengono rese pubbliche in un momento in cui l’Accordo di dialogo politico e cooperazione tra l’Unione europea e Cuba, firmato nel 2016, non è ancora stato ratificato da tutti i Paesi dell’UE.

Non sorprende la posizione del suddetto legislatore svedese, membro del partito Sweden Democrat nel parlamento svedese, che è stato accusato di antisemitismo e razzismo, a causa delle sue posizioni contro gli ebrei nati in Svezia, non volendo riconoscerli come svedesi.

Lena Posner Körösi del Consiglio ufficiale delle comunità ebraiche in Svezia ha dichiarato al The Guardian:

“Le dichiarazioni di Söder sono esattamente come quelle della Germania degli anni ’30 e costituiscono un antisemitismo di destra”.

La sua posizione sugli ebrei è stata inserita dal Centro Simon Wiesenthal tra i dieci peggiori episodi di antisemitismo nel mondo nel 2014.

Parallelamente, il 30 aprile 2023, altri eurodeputati di destra con una lunga storia al servizio degli yankee, tra cui Leopoldo López Gil, Javier Nart, Antonio López-Istúriz, Gabriel Mato, Enikö Györi, Soraya Rodríguez Ramos e Jordi Cañas, hanno pubblicato una lettera di condanna di Cuba, di fronte all’inventato “aumento della repressione cittadina, la mancanza di libertà di espressione e l’assenza di segni di apertura e democrazia a Cuba, insieme al marcato deterioramento della vita civile, alla ricorrente mancanza di medicinali, alla crescita della violenza e dell’insicurezza dovuta alla precarietà subita dalla popolazione e alla loro preoccupazione per i livelli di emigrazione, soprattutto della popolazione giovane”.

Ipocriti che tacciono sulla brutale repressione del popolo peruviano, ordinata dalla presidente golpista Dina Boluarte, che dal 5 gennaio 2023 a oggi ha ucciso 60 persone e ne ha ferite 1298, oltre a un numero indeterminato di prigionieri senza processo, cosa che a Cuba non accadeva dal 1958, quando il dittatore Fulgencio Batista governava l’isola con il patrocinio di Washington.

In Perù, il 76% della popolazione vuole le dimissioni di Boluarte, ma il Parlamento europeo non ha approvato una sola risoluzione di condanna della violenza e dell’impunità dei responsabili degli omicidi.

I parlamentari europei così “preoccupati” per la questione di Cuba non hanno detto una sola parola contro la Francia, per la selvaggia repressione poliziesca contro i lavoratori, da ultimo il 1° maggio 2023.

Tali atti repressivi non si sono mai visti a Cuba, ma gli yankee non permettono ai loro burattini nel Parlamento europeo di alzare la voce contro questi crimini.

Il socialismo è responsabile degli attuali problemi economici degli europei?

In Portogallo, negli ultimi mesi si sono moltiplicate le proteste per i prezzi elevati degli alloggi e per il costo della vita. Sono frequenti gli scioperi nel settore dell’istruzione e in altri settori, per chiedere migliori condizioni di vita.

In Francia, le manifestazioni e la repressione della polizia sono state quotidiane nell’ultimo anno e il Parlamento europeo non ha mosso alcuna critica.

I greci manifestano per il cattivo stato dei servizi pubblici, compreso il trasporto ferroviario, come dimostra l’incidente ferroviario che ha ucciso 57 persone alla fine di febbraio 2023.

In Spagna si sono susseguite proteste per la privatizzazione dei servizi sanitari, l’alto costo degli alloggi, gli sfratti e la mancanza di lavoro per i giovani.

L’Italia non è sfuggita a questi problemi, tra cui la carenza di personale sanitario in alcune regioni.

L’elenco continua, ma i lacchè di Washington, così “ansiosi” per i diritti umani a Cuba, lavorano solo per impedire l’ingresso di denaro nell’isola, il resto non è affar loro e i loro concittadini europei possono sprofondare nella povertà, cosa che non li tiene svegli la notte.

Ecco perché José Martí disse:

“Non ci sono cose al mondo così odiate come gli ipocriti”.

Fonte: El Heraldo Cubano

Traduzione: italiacuba.it

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