L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba alle celebrazioni del 60° anniversario della collaborazione medica internazionale cubana
Irma Dioli già Presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha partecipato alle celebrazioni del 60 anniversario della Collaborazione Medica Internazionale Cubana svoltasi nell’Ambasciata di Cuba a Roma.
Pubblichiamo di seguito suo intervento.
Un grande saluto a tutte a tutti
Un saluto particolare all’Ambasciatrice Mirta Granda e ai rappresentanti dell’Ambasciata e del Consolato generale di Cuba a Milano.
A nome dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba ringrazio l’Ambasciata di Cuba per l’invito a partecipare ai festeggiamenti dei primi 60 anni della Collaborazione medica internazionale cubana.
La storica collaborazione medica cubana è un pilastro fondamentale sia della sanità sia della solidarietà internazionale.
Cuba pur essendo sottoposta a un illegale e criminale blocco da oltre 60 anni , nel suo percorso rivoluzionario ha 1) un sistema sanitario dei migliori nel mondo, esemplare e riconosciuto anche dall’OMS e
2) grazie alla sua vocazione di solidarietà internazionale e umanesimo, ha dal 1959 tramite la collaborazione medica ,offerto il proprio aiuto ai popoli e paesi bisognosi del mondo.
Socialismo e internazionalismo è quindi un binomio inscindibile
La Collaborazione internazionale medica cubana è un’esperienza eccezionale, unica al mondo:
- sia per durata,
- per il numero di lavoratori/cooperanti della saluta oltre 600.000
- e per i successi conseguiti nel salvare vite e nel portare il diritto universale alla salute in ogni angolo del pianeta. (più di 8 milioni di vite si sono salvate in 165 Paesi)
Di questo enorme patrimonio fa parte il Contingente H. R. costituito nel 2005 dal Comandante in capo Fidel Castro.
In Italia, durante la pandemia, abbiamo conosciuto due Brigate Henry Reeve
L’Italia è stato il primo paese europeo a beneficiare degli aiuti cubani.
Un fatto storico epocale.
E noi come ANAIC siamo felici e orgogliosi di essere stati gli artefici primi di questa possibilità.
Fino al 2019 era impensabile in un paese ricco del G7 vedere medici cubani collaborare fianco a fianco con i nostri medici.
E’ grazie alla nostra richiesta se abbiamo risvegliato, non solo verso l’opinione pubblica, ma anche a livello istituzionale nazionale e regionale la possibilità di ricorrere alla collaborazione medica con Cuba.
E siamo felice che ancora oggi in Italia in Calabria soprattutto, ma anche nel nord in Lombardia vi sia una presenza significativa e qualificata di medici/infermieri e tecnici cubani che sostengono la nostra sanità.
Volevo ricordare che oggi vi sono due importanti ricorrenze: oltre a quella del 60 anniversario della collaborazione medica cubana vi è anche quella del terzo anno dell’emozionante saluto a Crema della brigata h.r. nella piazza Duomo voluto dall’allora Sindaca Stefania Bonaldi alla presenza di numerose autorità, al quale abbiamo partecipato.
Ogni volta che parliamo della Brigata Henry Reeve non possiamo che essere pervasi da grandi emozioni
La stessa emozione nel vedere la locandina di oggi: la foto dei medici e infermieri cubani con l’immagine di fidel, in partenza per l’Italia, Crema.
La stessa emozione degli applausi alla loro partenza dall’Habana, il cui video ha realizzato milioni di visualizzazioni.
Le brigate hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre comunità, in un momento di particolare emergenza e criticità sanitaria, sia in Lombardia sia in Piemonte.
Grazie a loro esempio altruista e solidale, abbiamo anche conosciuto il valore del sistema sanitario cubano pubblico, gratuito e universale di cui la ricerca scientifica, e l’industria medico-farmaceutica e biotecnologica sono un supporto vitale (pensiamo ai vaccini anticovid).
E’ fondamentale dare oggi il giusto tributo/omaggio a uomini e donne che affrontano con coraggio e determinazione e competenza qualsiasi sfida in ogni angolo del mondo, anche il più sperduto in realtà nelle quali non sono mai stati visti camici bianchi. (cooperanti sanitari meritevoli del Nobel per la pace)
E’ importante sottolineare che in Italia, per ricambiare l’aiuto generoso ricevuto vi sono stati molteplici gesti di gratitudine e riconoscenza con significative donazioni a partire dal territorio di Crema, che si sono estese grazie al nostro intervento, anche a livello nazionale.
Concludo con un appello e una proposta
Dobbiamo proseguire a praticare e promuovere in modo disinteressato la nostra amicizia e solidarietà e sostegno del popolo cubano e (il suo governo) strangolato da oltre 60 anni da un illegale e criminale blocco economico, finanziario e commerciale e dalle numerosi sanzioni.
Per questo invitiamo tutte e tutti a firmare l’appello europeo contro il blocco e a sostenere la campagna tsunami contro il blocco, di cui trovate info sul nostro sito italiacuba.it
Contro la politica ostile della amministrazioni statunitensi, e nello specifico dell’argomento di oggi: dobbiamo con forza contrastare i tentativi di screditare e ostacolare la collaborazione medica int.le cubana. Sono note le pesanti pressioni verso i Paesi di cui ne hanno beneficiato, tra i quali l’Italia durante il covid.
Per tutto questo dobbiamo essere impegnati con azioni concrete e quotidiane nel mantenere alta e viva l’attenzione, ammirazione simpatia, affetto e stima che avevano suscitato le due missioni delle Brigate H.R. a Crema e a Torino.
In questo senso sono fondamentali eventi come questo.
– Grazie all’Ambasciata di Cuba in Italia
– Grazie agli oltre 600.000 medici e infermieri cubani della Collaborazione medica cubana,
– Grazie alle Brigate Henry Reeve, grazie per la loro opera e per il loro messaggio di amore e speranza in un mondo migliore: per il diritto di tutti alla salute e per il diritto alla pace.
Medici e non bombe! E’ un messaggio che continua a essere quanto mai attuale
Grazie Cuba!
Viva Cuba!