Deputato USA: “C’è un doppio standard con Cuba”

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Il deputato statunitense Jim McGovern ha espresso il suo disaccordo con la politica dell’amministrazione Biden nei confronti di Cuba, una politica più simile a quella dell’amministrazione Trump che a quella di Obama, ha dichiarato in una recente intervista a Belly of the Beast.

Per il democratico, l’attuale governo statunitense può adottare rapidamente misure a beneficio della normalizzazione delle relazioni, tra cui la rimozione di Cuba dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo, nella quale Cuba è inclusa, a suo avviso, per motivi politici. Biden può modificare alcuni aspetti della legislazione Helms-Burton e creare accordi costruttivi per entrambe le nazioni, ha affermato.

“Abbiamo imposto a Cuba un embargo economico e una politica di isolamento che non ha fatto nulla di positivo per nessuno, ha solo causato miseria”, ha dichiarato McGovern, che ha definito la politica statunitense contro Cuba vergognosa e un fallimento totale.

Un cambiamento di politica nei confronti di Cuba significherebbe un miglioramento per il popolo cubano e americano, dal momento che i residenti statunitensi non possono fare affari nella nazione caraibica e hanno restrizioni sui viaggi nel Paese, ha affermato durante l’intervista. Nel frattempo, ha assicurato che il popolo americano vuole conoscere meglio il popolo cubano, così come il popolo cubano vuole conoscere meglio il popolo americano.

Altri effetti negativi per gli Stati Uniti delle sanzioni contro i cubani sono l’isolamento internazionale, la mancanza di credibilità e l’aumento dell’emigrazione attraverso il confine meridionale. “Stiamo creando le condizioni per un’ulteriore emigrazione del popolo cubano”, ha sottolineato. Qualunque sia il motivo per cui sono state adottate queste misure con Cuba è fallito, ha ribadito.

Tra i benefici che ha elencato, se ci fosse un cambiamento di politica, ci sono: la possibilità che le famiglie si visitino più spesso e un aumento della cooperazione scientifica ed economica tra i due Paesi.

Il politico statunitense ha affermato di non essere d’accordo con il governo cubano, ma di riconoscere che l’attuale politica non risolverà i problemi. Ha inoltre ricordato che gli Stati Uniti mantengono attualmente relazioni con Paesi con i quali hanno marcate differenze. “Con Cuba c’è un doppio standard” e ha fatto riferimento all’esistenza di un gruppo di cubano-americani, senza il sostegno della maggioranza, ma che influenzano la politica verso Cuba e insistono sulla vecchia politica della Guerra Fredda.

Alla domanda su cosa si potrebbe fare per ottenere relazioni di buon vicinato, ha risposto che, tra le altre azioni, è necessario attirare l’attenzione del popolo americano sulle conseguenze dell’attuale politica, che impedisce lo sviluppo del popolo cubano e rende difficile mettere il cibo sulle loro tavole.

Il blocco statunitense a Cuba è stato ufficializzato nel 1962 e ad oggi ha causato perdite milionarie all’economia cubana, dell’ordine di 15 milioni di dollari al giorno. Questa politica genocida è stata intensificata con 243 misure durante l’amministrazione Trump. Avendo carattere extraterritoriale, è ripudiata dalla stragrande maggioranza del mondo, che da decenni ne chiede la fine.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it

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