Boluarte approva l’ingresso di truppe statunitensi con armi da guerra in Perù

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Il governo de facto guidato da Dina Boluarte ha autorizzato l’ingresso di truppe statunitensi in territorio peruviano per “svolgere attività di addestramento cooperativo con le Forze armate”, nell’ambito di un accordo che entrerà in vigore tra il 1° giugno e il 31 dicembre.

Con una risoluzione legislativa, pubblicata questo nel Boletín de Normas Legales della Gazzetta Ufficiale El Peruano, è stato specificato che svolgeranno “diverse attività di cooperazione addestrativa con le Forze Armate associate all’Esercitazione Militare Internazionale Resolute Sentinel 2023”.

Da giugno ad agosto, membri delle forze speciali statunitensi, dell’aeronautica statunitense (USAF) e della forza spaziale statunitense (USSF) entreranno nel paese andino con “armi da guerra”.

Lima, Callao, Loreto, San Martín, Santa Lucía, Huánuco, Ucayali, Pasco, Junín, Huancavelica, Cusco, Ayacucho, Iquitos, Pucusana e Apurímac sono i luoghi in cui verranno addestrati, tra gli altri, i membri del Comando congiunto delle Forze Armate peruviane, dell’Aeronautica e della Marina.

“L’ingresso del personale militare straniero avverrà in date diverse, ma in nessun caso supererà il termine del 29 agosto 2023 per il ritiro dal territorio della Repubblica del Perù”, si legge nel decreto.

La scorsa settimana, il partito di sinistra Perù Libre al Congresso ha ribadito il suo rifiuto all’ingresso di personale militare statunitense.

Il gruppo ha ricordato che questa misura è stata proposta da Boluarte il 20 aprile e ha indicato che la sua approvazione “mette a rischio la sovranità nazionale e la sicurezza interna del Perù”.

“L’interferenza straniera non è possibile in uno Stato sovrano, ma è naturale in una neocolonia”, ha affermato il leader di Perú Libre Vladimir Cerrón.

Il Parlamento ha recentemente approvato questa decisione della golpista Boluarte con 70 voti a favore e 33 contrari, tra cui quello del deputato Jaime Quito, che ha criticato “la dottrina della NATO, degli USA”.

“Parliamo tanto di sovranità e permettiamo l’ingresso di eserciti stranieri (…) da un Paese che ha invaso popoli in Asia, Africa, America, in tanti Paesi del mondo”, ha attaccato il parlamentare di Perù Libre.

Héctor Bejar, ex ministro degli Esteri, ha ricordato che il governo peruviano è “il risultato di un colpo di Stato e l’autore di 70 morti”. Ha sottolineato che la presenza delle truppe statunitensi è “un deterrente, parte di una politica di terrorizzazione del popolo peruviano, che ha annunciato nuove proteste per il prossimo luglio”.

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