“Cuba è in un processo di decentramento che dà più potere ai comuni”.
Abbiamo parlato a Bruxelles con Mario Sabines Lorenzo, governatore della provincia cubana di Matanzas, in occasione del Vertice dei Popoli. Ci parla della situazione nella sua provincia, un anno dopo il fatidico incidente della superpetroliera, e delle varie forme di resistenza di Cuba al blocco statunitense.
Il Vertice dei Popoli si è tenuto a Bruxelles il 17 e 18 luglio, parallelamente al Vertice ufficiale CELAC-Unione Europea.
A Bruxelles, la volontà cubana per un’ecologia emancipatrice
Lunedì scorso, Mario Sabines Lorenzo, governatore di Matanzas, ha condiviso la sua esperienza nell’affrontare i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile in occasione del Vertice dei Popoli di Bruxelles, in Belgio.
Durante lo spazio “Riflessioni per una co-transizione ecologica emancipatrice tra i popoli del Sud e del Nord del mondo”, Sabines Lorenzo ha riconosciuto che per garantire una vita dignitosa in un ambiente equilibrato è necessaria non solo la volontà del popolo, ma anche dello Stato e del Partito, che esiste a Cuba.
Il governatore di Matanzas ha spiegato all’Agenzia di stampa cubana che, in un tempo di parola limitato, ha evidenziato l’esistenza nella nazione caraibica di una legge ambientale e di una strategia per sostenere, con le poche risorse disponibili, una posizione più forte di rispetto per la natura e di cura per il pianeta.
Ha spiegato che esistono esperienze preziose nell’applicazione dell’agroecologia in agricoltura e nella generazione di prodotti e sementi alla ricerca della sovranità e come alternativa alle limitazioni imposte dal blocco economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba.
Ha sottolineato che non c’è dubbio sull’impatto dell’inserimento di Cuba in una lista di Paesi terroristi ingiustamente, che limita i progressi nel campo dell’ecologia a causa della mancanza di fondi, nonostante la popolazione si stia formando ogni giorno su questo tema e lo Stato la sostenga con le sue leggi.
Anche la crescita delle aree boschive nel Paese dopo il trionfo della Rivoluzione e il cambiamento della matrice energetica come processo in corso nel pompaggio dell’acqua potabile nelle comunità, con l’uso di pannelli fotovoltaici, sono stati aspetti evidenziati nel suo discorso.
Sabines Lorenzo ha anche commentato il sacrificio di edifici nell’importante località balneare e solare di Varadero per salvare e proteggere la duna, che rappresenta l’importanza data al risanamento ambientale.
I Comuni stanno diventando sempre più autonomi nel realizzare il loro sviluppo locale e hanno strategie che rispettano la natura e lo sviluppo ecologico; anche l’apertura a nuove forme di gestione economica del Paese è compatibile con questo tema, ha detto.
“Siamo certi che se si dedicasse meno tempo e meno risorse alla costruzione di armi e alla proliferazione delle guerre nel mondo, potremmo fare molti più progressi nella transizione economica ecologica”, ha concluso.
Promuovere un’architettura finanziaria internazionale più equa, che permetta di realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, è uno degli obiettivi del Vertice dei Popoli che si sta svolgendo a Bruxelles, parallelamente a quello dei Capi di Stato e di Governo della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) e dell’Unione Europea (UE).
Fonte: Cubainformación
Traduzione: italiacuba.it