Venezuela: comunicati del 19 e 15 settembre
Comunicato del 19 settembre 2023
La Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge fermamente le gare di appalto illegali per le zone petrolifere attualmente in corso da parte del Governo della Repubblica Cooperativa della Guyana (Blocks for tender for 2022 – Guyana Licensing Round), in virtù delle quali si pretende di disporre di aree marittime ancora da delimitare tra i due paesi.
Il governo della Guyana non ha diritti sovrani su queste aree marittime e di conseguenza qualsiasi azione all’intemo dei loro confini costituisce una violazione del diritto internazionale, purché non venga effettuata attraverso un accordo con il Venezuela.
La Repubblica Bolivariana del Venezuela ribadisce che qualsiasi concessione illecita e arbitraria che la Guyana concede, ha concesso o intende concedere nelle zone in questione è inaccettabile e viola i suoi diritti sovrani, e avverte che queste azioni non generano alcun tipo di diritto ai terzi che dovessero partecipare a suddetti processi.
Caracas, 19 settembre 2023
Comunicato del 15 settembre 2023
Il Venezuela rifiuta categoricamente la decisione del Tribunale a favore dell’unione Europea
La Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge categoricamente l’ignominia giuridica, priva della minima ragionevolezza, emessa dal Tribunale Generale dell’unione Europea il 13 settembre 2023, in risposta alle azioni legittime del Venezuela contro l’imposizione abusiva e illegale di misure coercitive unilaterali contro il paese.
Con questa pronuncia assurda, il Tribunale vuole riconoscere all’unione europea l’insolito potere di intervenire negli affari interni e di adottare misure coercitive unilaterali contro Stati terzi non appartenenti all’llnione, attribuendole una sorta di potere punitivo universale, che mina apertamente e flagrantemente la Carta delle Nazioni Unite e le basi del diritto internazionale.
Questa decisione contraddice secoli di giurisprudenza e di dottrina pacifica del diritto internazionale che hanno consentito il consolidamento e lo sviluppo dei principi che regolano le relazioni tra gli Stati, come l’autodeterminazione e la non ingerenza negli affari interni. Inoltre, il Tribunale non è a conoscenza delle risoluzioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che hanno condannato l’imposizione di misure coercitive unilaterali, tenendo conto del loro impatto devastante sui diritti umani.
La Repubblica Bolivariana del Venezuela si riserva ogni azione legale, diplomatica e politica per respingere questa assurda decisione di chiaro carattere neocolonialista e imperiale, mentre invita le istituzioni dell’unione Europea ad abbandonare, una volta per tutte, l’abominevole arroganza che caratterizza le sue relazioni con il popolo, che prima dominava con la forza e che oggi cerca di controllare e saccheggiare economicamente, strumentalizzando la giustizia per scopi politici.
Caracas, 15 settembre 2023