Intervento di Díaz-Canel alla riunione ministeriale del G77
Discorso di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, alla Sessione Inaugurale della Riunione Ministeriale del Gruppo dei 77 e della Cina, a New York, il 22 settembre 2023, “Anno 65 della Rivoluzione”.
(Resoconto integrale dei lavori – Ufficio del Presidente della Repubblica)
Vostra Eccellenza Dennis Francis, Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite;
Vostra Eccellenza Amina J. Mohammed, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite;
Eccellenze;
Illustri delegati:
È un onore condividere con voi questa riunione ministeriale annuale del nostro Gruppo.
Sono passati nove mesi da quando Cuba ha assunto la presidenza di questo emblematico e rappresentativo gruppo di nazioni del Sud.
In mezzo a questo vortice, una convinzione ci sostiene: siamo rimasti uniti e, lungo il cammino, abbiamo fatto sentire la nostra voce come una sola.
Dai negoziati per l’Accordo finale sulla conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità marina al di là delle giurisdizioni nazionali, alla revisione intermedia del Quadro di Sendai per la riduzione del rischio di disastri, al Vertice sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e ai preparativi per il Vertice del Futuro, tra molti altri processi, siamo stati in grado di articolare strategicamente le nostre posizioni e le nostre legittime rivendicazioni a beneficio dei nostri popoli.
Nei prossimi mesi, i lavori della 78ª sessione ordinaria dell’Assemblea Generale appena iniziata, la 28ª Conferenza degli Stati Parte della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e il Terzo Vertice del Sud a Kampala segneranno punti di svolta nella proiezione del Gruppo nell’arena multilaterale e richiederanno la nostra azione concertata e determinata.
Vorrei cogliere l’occasione per sottolineare il Vertice dei leader del Gruppo dei 77 e della Cina, che si terrà il 2 dicembre nel contesto della COP28 a Dubai. Questa iniziativa, senza precedenti nel quadro di una Conferenza delle Parti, ci permetterà di discutere al massimo livello e di articolare le posizioni in vista dei negoziati sul clima.
Eccellenze:
La battaglia per cambiare l’attuale ordine internazionale ingiusto e insostenibile si avvicina al suo 50° anniversario, dopo l’adozione nel 1974 della Dichiarazione e del Programma d’azione per l’istituzione di un nuovo ordine economico internazionale.
Per Cuba, questa richiesta permanente del nostro Gruppo non è stata guidata solo dalla difesa dei legittimi diritti economici del Sud. È stata anche parte della lotta per la dignità dei nostri popoli e per il diritto di essere trattati alla pari.
Le nostre nazioni non possono più essere laboratori di ricette coloniali e di nuove forme di dominio che utilizzano il debito, l’attuale architettura finanziaria e le misure coercitive unilaterali per perpetuare il sottosviluppo e accrescere le casse di pochi a spese del Sud. È urgente un nuovo e più equo contratto globale.
L’instabilità, la speculazione e gli scambi ineguali si sono moltiplicati negli ultimi cinque decenni, ora aggravati dalla crisi multisistemica esacerbata dalla pandemia.
I progressi per porre fine alla povertà estrema nel mondo hanno subito un ritardo di tre o quattro anni. I Paesi più poveri hanno dovuto spendere quattro volte di più per il servizio del debito che per la sanità pubblica. Nel frattempo, l’1% più ricco si è accaparrato quasi due terzi della nuova ricchezza generata dal 2020 a livello globale.
I nostri Paesi hanno dovuto spendere 379 miliardi di dollari delle loro riserve per difendere le loro valute nel 2022. Ciò rappresenta quasi il doppio della quantità di nuovi diritti speciali di prelievo assegnati loro dal Fondo Monetario Internazionale.
Le conseguenze più gravi dell’attuale ordine economico e finanziario internazionale, profondamente ingiusto, antidemocratico, speculativo ed escludente, pesano sempre di più sulle nostre nazioni.
Non c’è stata una risposta internazionale coordinata per affrontare i problemi sopra citati e il Gruppo dei 77 ha un ruolo importante da svolgere in questo scenario, in quanto legittimo portatore delle posizioni del Sud.
Di fronte alle sfide monumentali che i nostri popoli si trovano ad affrontare oggi, è più urgente che mai raggiungere il consenso, la riflessione costruttiva, l’unità di ideali, l’allineamento di pensiero al servizio della progettazione e della promozione di un Nuovo Ordine Economico Internazionale.
Alle soglie del nostro 60° anniversario, abbracciamo i principi fondanti che hanno dato vita a questo gruppo eterogeneo e rappresentativo di nazioni. Lavoriamo insieme affinché alla fine di quest’anno siamo più forti e più uniti!
Per Cuba, sarà l’espressione di un dovere compiuto. Per il Gruppo, rappresenterà un passo inestimabile sulla strada per raggiungere le nostre aspirazioni di Paesi in via di sviluppo.
Vi auguro una riunione produttiva e in linea con le esigenze dei tempi.
Grazie mille
Fonte: Presidencia y Gomierno de Cuba
🎥| “El Grupo de los 77 y China espera que este diálogo fomente urgentemente la voluntad política para implementar lo que todos sabemos es necesario para sobrepasar una de las crisis más complejas de las que ha sido testigo la humanidad en la historia moderna”.#DíazCanelEnONU pic.twitter.com/RKh3ASlRBE
— Presidencia Cuba 🇨🇺 (@PresidenciaCuba) September 20, 2023
Traduzione: italiacuba.it