Intervento di Fernando Gonzalez al Tribunale contro il blocco
Fernando González Llort, eroe della Repubblica di Cuba, deputato all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e Presidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), è intervenuto ieri alla sessione finale del Tribunale Internazionale contro il blocco degli Stati Uniti, che si è svolto presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in Belgio.
Per la loro importanza, trasmettiamo qui di seguito integralmente le parole di González Llort, prima della sentenza finale del procedimento.
Amici tutti:
Sarete sicuramente d’accordo con me che abbiamo assistito a un atto di grande contenuto e valore politico, secondo uno schema giuridico per eccellenza. Ciò che sembrava praticamente impossibile da realizzare a metà dell’anno 2021, quando questa iniziativa ha iniziato a prendere forma, è diventata un’azione di grande significato, grazie agli sforzi congiunti di organizzazioni giuridiche, organizzazioni di solidarietà con Cuba, gruppi politici, sindacati, deputati e singoli individui, tra gli altri, che riconoscono l’ingiustizia che è stata commessa contro il popolo cubano per più di sei decenni dalla principale potenza imperialista della storia.
Se solo due settimane fa il governo statunitense è stato nuovamente isolato a livello internazionale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricevendo una nuova e clamorosa sconfitta morale, oggi il Parlamento europeo, dove sono state approvate ripetutamente risoluzioni anticubane che ci accusano di violare i diritti umani e di mancare di rispetto alla democrazia, ha approvato, tra le altre grandi falsità, risoluzioni che ci accusano di violare i diritti umani e di mancare di rispetto alla democrazia, tra le altre grandi falsità, è servito anche ad assestare un nuovo colpo mortale all’attuale governo degli Stati Uniti, che, come i suoi predecessori, non smette di impegnarsi per distruggerci, per cancellare in un colpo solo l’esempio che la mia patria coraggiosa e ribelle rappresenta per molti popoli del mondo.
Indubbiamente, un importante esercizio politico è stato raggiunto. È stato dimostrato che la condotta degli Stati Uniti nei confronti di Cuba è assolutamente unilaterale e ingiustificata, in violazione delle leggi e dei trattati internazionali, e che non si tratta affatto di una questione bilaterale, ma di una questione che interessa fortemente terze parti, comprese le imprese e i cittadini europei.
Vi esorto a ideare insieme nuove azioni, molto più efficaci di quelle realizzate finora, per dimostrare come la natura marcatamente extraterritoriale del blocco danneggi la sovranità dei Paesi che rappresentate e violi le leggi nazionali.
Così come non esiste un solo argomento valido che giustifichi l’inclusione arbitraria e la permanenza di Cuba nella lista unilaterale dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo, sappiamo che nulla cambierà la volontà di tutti i presenti di continuare a unirsi a noi nel denunciare il blocco economico, commerciale e finanziario che ci viene imposto.
Così come il presidente cubano, il compagno Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha espresso la sua gratitudine per la convocazione di questo Tribunale Internazionale contro il Blocco di Cuba lo scorso 17 luglio nell’ambito del Vertice dei Popoli Celac-Unione Europea in questa stessa capitale, io mi rivolgo a tutti i presenti, al gruppo di giudici, procuratori, esperti, testimoni e alle organizzazioni che hanno convocato questo Tribunale, alle organizzazioni che hanno convocato questo Tribunale e al pubblico partecipante, che complessivamente contava 243 partecipanti in rappresentanza di 18 Paesi europei e degli Stati Uniti, il sincero riconoscimento dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli e di tutto il nostro popolo, per lo sforzo e l’impegno profuso nella difesa della giusta causa cubana.
La resistenza del popolo cubano, dimostrata a tutti i costi, di fronte a questa politica ostinata, insieme al sostegno che riceviamo da migliaia di uomini e donne, come voi, che rappresentano il meglio dei vostri popoli, ci incoraggia ad andare avanti. Per rendere questa lotta più efficace, vi invito a utilizzare il verdetto di questo tribunale come un nuovo strumento di lavoro. Sarà un nuovo strumento legale, molto utile per sensibilizzare altri pubblici e rendere più efficace la nostra battaglia comune, che non è altro che quella di Davide contro Golia. Si apre una nuova fase nella lotta contro il blocco, che deve essere combinata con un’azione politica e legale, utilizzando maggiormente i meccanismi dell’Unione Europea a favore della nostra verità.
Gridiamo insieme, ogni giorno più forte: ““Unblock Cuba, Unblock us””.
Grazie mille.
Fonte: acn
Traduzione: italiacuba.it