Il ministro degli Esteri cubano chiede la fine delle misure che ostacolano l’azione per il clima

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Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha chiesto sul suo account Twitter ufficiale la fine dell’applicazione di misure coercitive unilaterali contro i Paesi in via di sviluppo, che limitano i loro sforzi per compiere progressi nell’azione per il clima.

“Chiediamo la fine di queste misure incompatibili con il diritto internazionale”, ha affermato il ministro degli Esteri cubano nel suo messaggio, proprio mentre riprendono i negoziati in Egitto per la 27ª Conferenza della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27).

Secondo Prensa Latina, dalla città egiziana di Sharm El Sheikh, dove si sta svolgendo il vertice, il ministro cubano della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente, Elba Rosa Pérez, ha chiesto un maggiore sforzo globale per ridurre le emissioni di gas inquinanti.

L’alto funzionario ha sottolineato che questo sforzo deve concretizzarsi nell’ambito del principio delle responsabilità comuni ma differenziate e dell’adempimento degli impegni assunti dalle nazioni ricche, che si sono impegnate a contribuire con 100 miliardi di dollari all’anno a un fondo destinato a finanziare la lotta al cambiamento climatico nei Paesi più poveri e vulnerabili.

Secondo quanto riferito, durante le sessioni della COP27, alcune delle principali economie mondiali hanno firmato una dichiarazione congiunta degli importatori ed esportatori di energia sulla riduzione delle emissioni di gas serra da combustibili fossili.

L’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada, la Norvegia, Singapore e il Regno Unito hanno siglato il patto, con il quale i firmatari si sono impegnati a intraprendere azioni immediate per ridurre le emissioni di gas serra associate alla produzione e al consumo di energia fossile.

Tuttavia, molti dei quasi 200 Paesi riuniti in Egitto contestano la posizione pratica di coloro che riscaldano maggiormente il pianeta e si rifiutano di pagare per questo, come il Gruppo dei 20 (G-20), responsabile del 75% dei gas serra immessi nell’atmosfera.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it

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